Sub Rimini Gian NeriSub Rimini Gian Neri

Che meraviglia l’incontro con la tartaruga

IMG_9121

E’ domenica dieci aprile, oltre trenta sub della Gian Neri si preparano davanti alla sede sul porto canale, a breve si parte per un’immersione; per molti ragazzi sarà la prima esperienza dopo il corso, per altri un’occasione per divertirsi. Sole e mare calmo fanno da contorno a una giornata che ricorderemo.

È iniziata come una delle tantissime immersioni alle nostre piramidi, ero in coppia con Anna, amichevolmente Pollypoket, in immersione le cime e gli scogli si conferamo ricchi di idroidi con tanti nudibranchi come: Faceline, Cutone, Cumanotus, intenti a deporre le loro ovature. Ma la visibilità sul fondo merita una perlustrazione particolare e quindi iniziamo a osservare gli scogli più bassi e la distesa sabbiosa quando rimango basito, la riconosco subito, è una grossa tartaruga.

Da prima mi pervade una sensazione di tristezza, è immobile e pensavo fosse morta, poi la faccio notare alla mia compagna di immersione e la sfioro. Si muove e non è affatto impaurita anzi, ma a quel punto esplode la gioia, cavolo non ho il grandangolo e foto da lontano sono da escludere. Mi accontento di ritrarle solo il muso.

Una giornata indimenticabile, Ii a pochi metri dove nel 2008 ho visto per primo il delfino Andrea ora mi stò gustando il primo incontro con una tartaruga faccia facca, Sarà destino?

Il mare Adriatico presenta delle condizioni ottimali per le tartarughe marine poiché le acque sono molto basse e ricche di cibo. Non ci sono siti di deposizione noti, ma è un sito di alimentazione e una zona di svernamento. Quindi la popolazione soggiorna tutto l’anno, migrando solo per deporre.

Tre sono le specie presenti la tartaruga liuto, quella comune e la più comune Caretta caretta. Questa è la più piccola tra le tartarughe del Mediterraneo e può raggiungere 110 centimetri di lunghezza e un peso di 180 chilogrammi. Il carapace è di colore marrone-rossiccio mentre il piastrone è giallastro. Presenta una testa ricoperta di squame.

Adriatico un mare che riesce sempre a sorprenderci.

Articolo 2016_04_18_corriere