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Il Sarago fasciato di notte dormicchia

 

img_0560Se c’è un pesce conosciuto praticamente da tutti, quello è il sarago. Il motivo della “fama” è legato alla sua grande diffusione nelle acque costiere, che lo rende facile preda soprattutto dei pescatori “in erba”, i quali, già da piccoli, cominciano a farne la conoscenza.

I saraghi sono anche i soggetti preferiti di molti fotografi subacquei che ne immortalano sovente i branchi nei pressi della costa rocciosa. Quelli presenti nel nostro mare sono di cinque specie diverse, che appartengono tutte al genere Diplodus.  Probabilmente il più diffuso e il sarago fasciato (D. vulgaris), chiamato da alcuni anche “testanera”. Si caratterizza, oltre che per la tipica striscia scura sul peduncolo caudale, anche per un’evidente striscia che dal capo scende sui fianchi. Forma gruppi numerosi, all’interno dei quali sono ospitate talvolta  anche altre specie di pesci.

 

Il Sarago fasciato (Diplodus vulgaris)  è un pesce della famiglia degli Sparidi. Ha un corpo ovale compresso lateralmente e piuttosto alto, con grosse scaglie. Bocca piccola munita nelle due mascelle di otto incisivi stretti lievemente inclinati e seguiti da due file di molari arrotondati. Occhi abbastanza grandi. Pinna dorsale unica con 11/12 spine anteriormente e 14/15 raggi molli. Anale con 3 spine e ventrali con una spina. Pettorali lunghe e falciformi. Colore argenteo, dove risultano nette le due fasce nero-brune della parte anteriore del corpo e della parte codale. La fascia posteriore circonda il peduncolo codale. Presente in tutto il Mediterraneo. Vive in prossimità della costa sui fondi, rocciosi ma in vicinanza delle zone sabbiose.

di Filippo Ioni

Articolo 2016_09_12_corriere