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Piccoli scorfani al freddo

Foto sub Piramidi_002

Il mese di gennaio, di consuetudine è un mese freddo, ma senza burrasche, e confidando in questo i Ragazzi della Gian Neri organizzano sempre delle uscite in mare ai manufatti di Miramare.

Tra una perturbazione e l’altra il meteo si asseta e il mare si placa. Con il freddo, ovviamente non c’è più il problema di trovare posto sul gommone, ma comunque l’equipaggio non è mai troppo striminzito. L’ultima volta eravamo in cinque, rattrappiti dal freddo, ma entusiasti. Ormeggiato il gommone ci rendiamo conto che la visibilità non sarà splendida, mi tuffo per primo così da verificare la fattibilità dell’immersione, la corrente è accettabile e scendendo alcuni metri cessa totalmente e riesco a raggiungere il fondale in tutta sicurezza, si avverte solo una leggera risacca. Iniziamo l’esplorazione sempre fiduciosi di imbatterci in qualche novità o stranezza, ma questa volta il fondale ci ha riservato un menu tradizionale. Anemoni, piccoli ghiozzetti, bavosine, tanti granchi favollo e canceole. Una particolarità però spicca comunque, abbiamo incontrato tantissimi piccoli scorfani, da due a quattro centimetri al massimo. Abitualmente i pesci così piccoli non escono dalle tante per paura di essere braccati, ma si vede che in questo periodo i predatori latitano e loro possono prendersi qualche libertà in più.

Lo scorfano nero, rispetto ad altre specie di scorpene, ha filamenti e appendici cutanee non molto sviluppate. La testa è massiccia ornata di creste e spine. E’ una specie di abitudini spiccatamente bentoniche, che predilige un fondale non troppo profondo..
Può raggiungere la lunghezza di 24 cm, ma è comune da 10 a 15. È un vorace predatore notturno, che si nutre di granchi, pesci, invertebrati bentonici, che cattura mimetizzandosi sul fondo. Si riproduce da maggio ad agosto e raggiunge la maturità sessuale a tre anni di età.
Incontrare uno scorfano, sott’acqua, non è difficile vista la sua indole tranquilla, ma riuscirlo a vedere si. Occorre avere un occhio abituato a selezionare forme e colori del fondo, per individuare uno dei principali campioni nell’arte del mimetismo.

Sulla via del ritorno, nessuno era deluso, anzi felice di vedere come i piccoli pesci si preparano ad affrontare la nuova stagione estiva.

Articolo 2016_01_26_la_voce