Sub Rimini Gian NeriSub Rimini Gian Neri

Buon ritorno al caldo amico Balestra

L’inverno e la primavera passata sono stati abbastanza rigido e con tante piogge, le temperature del mare Adriatico hanno fatto segnare minimi da record causando persino la morte delle alacce, quindi con queste premesse non ci si sarebbe potuti aspettare di rivedere i Pesci Balestra (Balistes carolinensis), tipici pesci delle coste dell’Africa settentrionale che negli ultimi anni hanno cominciato a spingersi sempre più a Nord nel mediterraneo ed in particolare nelle nostre acque. E invece come l’anno passato anche queste’estate da metà Agosto si sono fatti rivedere.

Controllando i bollettini della Motonave oceaonografica Dafne e i nostri libretti di immersione si nota che mediamente le temperature sono state più basse di un paio di gradi, ma si probabilmente qui a Rimini hanno trovato un habitat veramente ideale, avendo scoperto che le cozze sono un cibo prelibato e praticamente illimitato all’interno dei vivai.

La scorsa domenica i ragazzi Gian Neri sono usciti per un’immersione, la temperatura esterna è sicuramente già piuttosto rigida, ma quella dell’acqua sul fondo ha ancora una temperatura abbastanza  gradevole, e forse per questo che abbiamo avuto ancora il piacere di incontrare i pesci balestra. Le temperature però sono destinate a scendere e a breve spariranno, per dove andare ancora nessuno lo sa con certezza. Non è una specie migratrice, ma i nostri amici devono essersi abituati alla stagionalità del mar Adriatico modificando le abitudini spingendoli a migrare verso il cado in inverno per poi ritornare da noi a banchettare in estate.  

Siamo stati quindi fortunati a poter dare un ultimo saluto e un arrivederci alla prossima estate ai nostri amici Balestra.  

Alcune curiosità: il nome di pesce balestra deriva dal nome anglosassone ‘trigger fish’, che significa ‘pesce grilletto’, e che deve il nome alla particolare pinna dorsale, dotata di robusti raggi spinosi. L’animale può alzare o abbassare a piacimento questa pinna, facendola scomparire in un apposita scanalatura sul dorso. Il movimento, simile a quello effettuato per armare il grilletto nelle antiche armi da fuoco a miccia, ha così ispirato il nome.

In molte località d’Italia però è conosciuto dai pescatori  con un nome meno poetico, pesce porco, a seguito del fatto che quando viene catturato  emette forti grugniti.

 

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