Sub Rimini Gian NeriSub Rimini Gian Neri

E’ iniziato un buon 2012

 

Finalmente il 2012 è arrivato e come primo giorno dell’anno ci ha regalato una giornata veramente speciale, mare calmissimo e acqua limpidissima.

Il gruppetto, temerario, dei Ragazzi della Gian Neri non è foltissimo, la sveglia di buon ora dopo i festeggiamenti dell’ultimo dell’anno non è facile da affrontare e anche se abbiamo posticipato la partenza di un ora molti ragazzi si sono fatti trattenere dalle calde e confortevoli coperte del letto.
Sono le otto e per le strade non si incontra nessuno, al porto la galaverna riveste tutto di bianco, il termometro sul cruscotto della macchina segna un solo grado.
Oramai ben affiatati, anche se impacciati dal freddo e dal sonno, prepariamo l’attrezzatura, le bombole, il gommone e in pochi minuti partiamo.

Appena fuori dal canale del porto ci fermiamo per goderci  il panorama dell’alba di un nuovo anno stappando la bottiglia di rito; qualche foto goliardica, facendo finta di riscaldarci ad un termosifone che pensiamo di usare come corpo morto, poi dopo una mezzora abbondante di navigazione, in un mare completamente deserto, arriviamo sul punto d’immersione e fatto l’ormeggio ci tuffiamo.
Il primo impatto è duro, l’acqua è gelida, ma dopo aver superato il brivido iniziale ci godiamo una splendida immersione con visibilità eccezionale. L’acqua era così trasparente da permetterci ricerche un po’ più approfondite allargando il raggio dell’esplorazione; sul fondale sabbioso serpeggiavano le ofiure, qualche gobide e tanti pagurini  che sciamano via al nostro arrivo; sugli scogli ci sono ancora tante bavosine e un’esplosione di colori per le tante anemoni che, favorite dal freddo, crescono e si moltiplicano più facilmente.
Dedichiamo un po’ di tempo per sistemare i percorsi, controllare gli ormeggi e dopo più di un ora di immersione risaliamo; Usciti dall’acqua ci accoglie un limpido sole che in un attimo ci riscalda.

Sulla via del ritorno tutti sono gioiosi, se questa immersione, fatta al primo dell’anno, deve essere di buon auspicio abbiamo avuto il massimo a cui potevamo aspirare, quindi cos’altro ci riserverà il nostro mare nel 2012?

                                                                                  

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