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Il cuore romagnolo e la freccia dalmata

Finalmente è arrivata la primavera, ma solo per il calendario direi, perché le temperature sono ancora rigide e il mare periodicamente agitato dal susseguirsi di intense perturbazioni.
Dovremmo esserne felici, il mare si ossigena e le acque delle fiumane si rimescolano evitando negative stratificazioni, però c’è una conseguenza negativa: non si riescono ad organizzare le immersioni.

I Ragazzi della Gian Neri ne approfittano per sistemare i gommoni, a breve il grosso Cernione deve essere varato, l’obbiettivo è quello di essere operativi per Pasquetta.
Nel frattempo ci consoliamo ripensando alle ultime immersioni. Il nostro mare d’inverno da una parte e il fondale Istriano dall’altra, due facce di uno stesso specchio d’acqua. Due coste però molto diversa tra loro, sia per l’aspetto esterno che per il tipo di fondale; la pietra d’Istria da una parte, la sabbia Romagnola dall’altra.

La fauna marina però non sono troppo diversa, i pesci migratori scelgono le coste croate per riprodursi, ma poi per crescere si spostano qui da noi. Il bentonico, all’apparenza differente, qui di roccia non ne abbiamo molta, ha però interessanti analogie.
Un esempio di questa dicotomia, è il gamberetto fantasma, ricorderete che in una cronaca di gennaio ne segnalavo la riapparsa tra gli anemoni delle nostre scogliere? Ebbene, anche  nel nostro giro in Istria ne abbiamo incontrati.
Non lo stesso però, il nostro “Periclimenes amethysteus” fantasma cuore, in Croazia il “Periclimenes aegylios”  fantasma freccia.

Il gamberetto fantasma freccia si distingue dal cugino cuore oltre che per la forma della macchia (una freccia al posto del cuore), per il non possedere  due righe verso la parte terminale dell’addome. I gamberetti  trascorrono la loro esistenza nella sicura protezione offerta dagli anemoni. Per quanto queste anemoni siano fortemente urticanti, il gamberetto fantasma freccia, come il cugino cuore, è immunizzato dal pericolo, in qualche modo scambiando con l’anemone la protezione ricevuta con la costante pulizia di disco e tentacoli.

Due splendidi esemplari di gamberetto che nulla hanno da invidiare ai più esotici gamberetti tropicali.

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