La ‘Magnosella’ è un crostaceo di medie dimensioni dal corpo tozzo e robusto, parente dell’aragosta, ma a differenza di questa manca delle lunghe ed eleganti antenne, mostrandone invece due molto corte e piatte.
Queste curiose appendici vengono usate negli scontri tra individui per capovolgere l’avversario, infilandole sotto il suo corpo per poi utilizzarle come leva. Sembra anche che queste antenne possano venir utilizzate per staccare dalle rocce i molluschi di cui è particolarmente ghiotta. La Magnosella viene anche chiamata ‘cicala di mare’ a causa del suono che produce una volta fuori dall’acqua e che ricorda proprio il frinire delle cicale (di terra). E’ spesso confusa con la ‘sorella’ più grande, la ‘Magnosa’ o ‘Cicala grande di mare’ (Scyllarides latus) da cui si distingue soprattutto per le dimensioni: la Magnosella raggiunge al massimo 16 cm di lunghezza, mentre la seconda può arrivare a 45 cm e addirittura a 2 kg di peso.
Sono entrambe specie rare e protette a livello internazionale, in quanto la pesca e il depauperamento dell’ambiente ne ha sensibilmente ridotto le popolazioni.
Di Filippo Ioni
Articolo 2015_09_07b_corriere