Stiamo entrando nel cuore dell’estate, le temperature elevate e l’afa ce lo ricordano continuamente. I ragazzi della Gian Neri oramai hanno messo nell’armadio le pesanti mute invernali per lasciare spazio all’uso di un’attrezzatura più leggera.

Gommoni sempre strapieni e acqua decisamente buona, peccato la piccola mareggiata della scorsa settimana, che ha leggermente intorbidito, ma domenica si esce comunque con  ben quattro gommoni e oltre quaranta i sub.

Durante la navigazione osserviamo la massiccia presenza di boe e bandierine che segnalano la presenza di nasse e reti della piccola pesca; iniziano i soliti discorsi sulla tutela del mare e la necessità di meglio far rispettare le limitazioni, ma il pescato si riduce e la tentazione ad infrangere le regole è tanta. Gira voce, infatti, che con il favore delle tenebre dei poco scrupolosi pescatori infrangano i limiti calando le reti fin sotto riva facendo strage di giovani pesci e di cavallucci marini.

Che peccato, pensiamo, proprio quest’anno che era iniziato con l’avvistamento di un cavalluccio fuori stagione.

Il pessimismo caratterizza l’entrata in acqua, ma poi vedendo il brulicare di vita sugli scogli il dito sullo scatto impazzisce. La visibilità permette delle buone foto macro e la curiosità spinge a cercare sempre la novi soggetti, poi la grande sorpresa: un cavalluccio marino. Eravamo scesi in acqua con la notizia della strage di cavallucci, e ora il mare ci ridona l’ottimismo e la speranza facendoci incontrare un esemplare di cavalluccio marino per giunta un maschio gravido.

Il cavalluccio marino (Hippocampus hippocampus) è un pesce d’acqua salata appartenente alla famiglia Syngnathidae dal corpo di forma caratteristica e che vive principalmente su fondali sabbiosi costieri. Nuota in posizione verticale e usa la coda per aggrapparsi al substrato. Caratteristica particolarissima è che il maschio possiede una borsa incubatrice ventrale, nella quale vengono portate prima le uova e poi i piccoli fino al parto. Chissà quindi quando il nostri piccolo babbo partorià.

di Filippo Ioni

l’articolo 2015_07_21_la_voce