Sub Rimini Gian NeriSub Rimini Gian Neri

Un gamberetto particolare

IMG_9285La primavera, anche se non sembra, avanza sul fondale la vita si risveglia dal letargo. Sugli scogli si incontrano tanti tipi di anemoni, “Cereus pedunculatus” l’anemone margherita conosciuta anche come anemone e calice, “Phymanthus pulcher” l’anemone disco e ” Anemonia viridis” l’anemone capelli di serpe; al riparo proprio di quest’ultimo anemone troviamo un piccolo il gamberetto: il fantasma cuore. I Ragazzi della Gian Neri erano abituati ad incontrare il piccolo fantasmino, ma oramai molto che non riusciamo a fotografarlo.

Il Periclimenes amethysteus è, fra le diverse specie di gamberi che possiamo trovare nel Mediterraneo, quello che ha senza dubbio l’aspetto più simile a quello dei cugini tropicali. La sua livrea lo rende invisibile ad occhi inesperti anche se con un po’ di attenzione ogni subacqueo può ammirarlo dal vivo, cercandolo  con pazienza tra i tentacoli di qualche anemone urticante.

Il Periclimenes amethysteus è, fra le diverse specie di gamberi che possiamo trovare nel Mediterraneo, quello che ha senza dubbio l’aspetto più simile a quello dei cugini tropicali. La sua livrea lo rende invisibile ad occhi inesperti anche se con un po’ di attenzione ogni subacqueo può ammirarlo dal vivo, cercandolo  con pazienza tra i tentacoli di qualche anemone urticante.

Infatti Il gamberetto fantasma cuore vive normalmente solitario su fondali detritici, di regola in associazione con diversi tipi di attinie e anemoni, tra i tentacoli dei quali trova riparo e protezione. Il rapporto che l’animale instaura  con i suoi ospitanti è tuttavia più parassitario che simbiotico, dato che mentre il gambero riceve protezione dall’anemone, quest’ultimo non ricava alcun vantaggio dalla presenza del gambero;

Il Periclimenes appartiene alla famiglia dei Palemonidi ed è diffuso in tutto il Mediterraneo;  è uno dei soggetti preferiti dei fotografi che ne immortalano spesso la stupenda livrea; il suo corpo è trasparente con delle striature rosa violacee la più caratteristica delle quali è situata sul dorso ed è a forma di V simile al cuore che si disegna quando si è innamorati.

di Filippo Ioni

Articolo 2016_05_08_corriere