Sub Rimini Gian NeriSub Rimini Gian Neri

Un tuffo nel Porto per un nobile motivo

 

2016_09_25Domenica 25 settembre i Ragazzi della Sub Rimini Gian Neri, hanno aderito alla manifestazione di Legambiente “Un mare pulito e senza barriere” partecipando a modo loro e cioè andando in acqua per un’immersione cercando di ripulire i fondali.

La zona prescelta è stata quella all’imboccatura del Poro canale e alla fine il bottino non è stato male: cinque biciclette, un carrello della spesa, un tombino, un grosso bidone, una gomena e tanta altra minuteria.

Un paio d’ore dedicate al nostro bellissimo mare, tra lo stupore e l’ammirazione di tanti passanti. Come al solito però abbiamo riscontrato molto scetticismo e incredulità sul valore delle bellezze che riserva il nostro fondale.

foto-sub-ricerca-rimini-n_007La Sub Rimini Gian Neri ha iniziato da anni un percorso per scuotere l’opinione pubblica, con immagini e racconti scriviamo su questo ed altri giornali per mostrare le bellezze dei nostri fondali; abbiamo organizzato mostre fotografiche, serate di proiezione, convegni e tutte le iniziative si  sono concluse con manifestazioni di ammirazione, stupore e appoggio al nostro lavoro.
La strada della valorizzazione biologica dei nostri fondali, ne siamo sicuri, è quella giusta, abbiamo sempre nuovi iscritti e i nuovi ragazzi scendono in acqua con un entusiasmo quasi commovente. Abbiamo recuperato anche tanti  vecchi sub, da tempo interessati solo a viaggi esclusivi nei mari lontani, che con meraviglia si fanno riaffascinare dalle nostre bavosine, nudibranchi, gamberetti, granchi etti  e tutto quel pesce che il nostro fondale ci riserva.
Ma di cosa parliamo? Semplicemente di un area protetta che permetta al turismo subacqueo di avere un obbiettivo, forse i numeri non saranno elevatissimi, ma il corrispettivo più importante che otterremo è quello di toglierci la reputazione di mare sporco e pieno di alghe.

Per non parlare del fatto che comunque sarebbe un aiuto anche alla conservazione delle specie ittiche sempre più depauperate.
L’interesse per l’ambiente è sempre più tutelato, con il nome di ecologico, verde, un prodotto è sempre più vendibile anche a discapito del prezzo, quindi una città turistica che possa vantare di avere una, due, cento aree marine protette non può che accrescere l’appetibilità turistica.
L’incremento del turismo subacqueo, non vede flessioni da quindici anni a questa parte, il turismo ambientalista subacqueo sta iniziando a svilupparsi, infatti: sempre più contatti internazionali chiedono di poter organizzare qualche cosa proprio qui a Rimini.
Cosa Fare?
Il nostro fondale sabbioso non è facile da valorizzare e da proteggere, ma nel tempo abbiamo avanzato diverse ipotesi:
1) valorizzare le scogliere che a pochi metri dalla riva nascondono una vita impensata;
2) valorizzare le piattaforme metanifere dismesse  facendone relitti;
3) affondare  relitti adeguatamente bonificati come si fa a Malta, in America e in molti stati dei tropici;
4) valorizzare strutture nate per la maricoltura, ma da quest’ultima abbandonate.
Sulla prima iniziativa ci stiamo lavorando, alcuni bagnini sono interessati; sul discorso relitti, la cosa è molto più grande di noi, in Croazia questa primavera hanno affondato l’incrociatore di Tito, ma da noi sembra che occorra addirittura una proposta di legge, cosa pretendiamo noi piccola associazione sportiva.

img_0307Però se il nostro Comune o la Regione si impegnassero veramente?
La proposta di valorizzare quello che c’è già per noi della Gian Neri è forse l’obbiettivo più economico e facilmente raggiungibile, ma i piccoli risultati che riusciamo ad ottenere sono spesso vanificati da altri interessi arrivando al risultato che molti sub per poter fare delle immersioni o contravvengono alla legge o decidono di andare via da Rimini, a Ancona, a Chioggia dove delle aree sono state tutelate oppure sul mar tirreno.

Filippo Ioni

Articolo 2016_10_03_corriere