Cronaca di una giornata fantastica da dedicare alla rivincita del mare Adriatico sul più blasonato Tirreno .
Più volte ci soffermiamo sul fatto che il riminese spesso non è consapevole delle bellezze nascoste di nostri fondali, certo abbiamo tanti amanti del mare, ma che spesso sottovalutano la possibilità di fare una bella immersione a Rimini per cercare mete più esotiche.
I ragazzi della Gian Neri, ben sanno che il nostro mare e fecondo di vita, ma per poterlo apprezzare occorre un po’ di pazienza dato che il fondale sabbioso rende talvolta la visibilità dell’acqua un po’ precaria.
Quando però le condizioni sono quelle giuste, le immersioni diventano un susseguirsi di incontri; domenica scorsa è stata proprio una di quelle giornate, in cui bastava desiderare di vedere qualche cosa che subito si veniva esauriti.
Sul Relitto del Paguro abbiamo testimoniato la stagione dell’accoppiamento delle cratene, come riportato sull’articolo della scorsa settimana, quindi era facile poter desiderare di incontrarle anche agli scogli, ma mai avremmo pensato di incontrare uno “Janolus cristatus”, un carinissimo nudibranco lampadina, così chiamato per la forma, appunto di lampadina, dei suoi cerati.
Un incontro particolarmente gradito perché non abbiamo notizia di altri incontri del genere nelle nostre acque.
Janolus cristatus è un mollusco nudibranco appartenente alla famiglia Zephyrinidae. Possiede dei cerata trasparenti a forma di lampadina, in cui sono visibili le estremità dell’apparato digerente, corpo di colore giallo-bianco fino a bruno, talvolta azzurro-blu. Rinofori e cerata dello stesso colore del corpo, fatta eccezione per la parte terminale, blu acceso. Possono crescere fino a 8 centimetri.
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Filippo Ioni