Siamo nel pieno dell’inverno, quando le temperature dovrebbero toccare i valori più bassi e il nostro bellissimo mare Adriatico assume le sembianze dei Mari del Nord Europa. Infatti più volte i Ragazzi della Gian Neri hanno testimoniato che in inverno, quando le temperature dell’acqua scendono sotto i sette, otto gradi la vita sottomarina cambia, scompaiono le molte forme di vita abituate al caldo estivo per lasciare spazio a tipici abitanti dei mari freddi del nord Europa.
Con piacere ricordo il primo articolo con cui ho esordito in questa rubrica nel lontano sei marzo 2009, dove descrivevo un particolare nudibranco il Cumanotus beaumonti, originario dei mari scozzesi. A quel tempo si pensava fosse una rarità, ma nel tempo l’ avvistamento è diventato sempre più frequente. Negli ultimi tre anni, all’arrivo delle acque fredde, compare in tutta la sua bellezza.
I nudibranchi con le loro livree sgargianti, sono campioni incontrastati di un mondo, quello subacqueo, non certo povero di colori o forme e sembrano non smettere mai di affascinare anche i subacquei più smaliziati. I Nudibranchi appartengono al phylum dei Molluschi, alla classe dei Gasteropodi, e alla sottoclasse degli Opistobranchi.
Il Cumanotus beaumonti è un bellissimo e raro nudibranco aeolide, ritenuto tipico del Nord Europa. Il corpo è ampio e trasparente con screziature bianco e oro che copre la, parte posteriore della testa e cerata. Le lunghe cerata sottili sono disposti in 8-12 creste trasversali con 6-9 cerata in ogni greca. Le tre creste anteriori ceratal sono situate di fronte alle molto lunghi, rinofori lisci. La parete ceratal è chiaro trasparente con screziature in oro e bianco e punte bianche. La testa è larga con angoli caratteristici del piede tentacolari anteriori. Tra i tanti nudibranchi si distingue anche per la curiosa capacità di nuotare: che effettuata tramite una suinuosa contrazione del corpo simile ad un balletto. In Mediterraneo si segnala avvistato solo in Alto Adriatico.
di Filippo Ioni
Articolo 2016_02_23_la_voce