L’immersione subacquea non è più una pratica sportiva riservata a pochi eletti, come accadeva in passato, non è più quella dimensione mitica, in cui si riteneva che un profondimetro, un erogatore e la solitudine fossero sufficienti, ma è, di fatto, diventata una pratica alla portata di milioni di appassionati in tutto il mondo.
Anche il nostro mare, un tempo un po’ troppo snobbato, ha cominciato a suscitare un certo interesse, purtroppo più nel turista che nel romagnolo verace.
Per immergersi in acqua ogni scusa e buona, e su questo i ragazzi della Sub Rimini Gian Neri sono dei veri esperti a cercar pretesti, ma fra tutti i tipi di immersione quella notturna è tra le più interessanti e sottovalutate del mondo sommerso.
E ‘diverso laggiù la notte?
The first time you descend into the darkness you’ll realize that it’s almost a completely different world at La prima volta che si scende nelle tenebre ci si renderete conto che è quasi un mondo completamente diverso di notte. Even though it sounds a little scary, you’ll find that there’s nothing to worry about and that night diving is usually much more relaxing that diving during the day. Anche se potrebbe fare un po’ paura, in realtà non c’è nulla di cui preoccuparsi e ci si rende conto che l’immersione notturna è di solito molto più rilassante rispetto a quelle svolte durante il giorno.
Gli stessi luoghi visitati di giorno si trasformano di notte a causa delle numerose forme di vita che si espongono solamente durante il periodo notturno. Affermazione ancor più vera sui fondali romagnoli, caratterizzati da una distesa sabbiosa apparentemente deserta di giorno, ma brulicante di vita di notte.
Durante la notte una miriade di crostacei emergono dal sonno per cacciare lasciando le sicure tane per zampettare alla ricerca delle prede; spesso capita di incontrare in spazi aperti: mazzancolle, canocchie, gamberetti, per non parlare del nobile grillo. Seppie e calamari volteggiano sospesi sulla sabbia e talvolta capita di assistere a vere e proprie battute di caccia, come tra la vorace seppia e il piccolo gamberetto o il grosso granchio ed il piccolo gobide.
Per quanto riguarda il mondo dei pesci questo si divide tra quelli notturni e quelli diurni: per i primi, come per i crostacei e i cefalopodi, la notte è il momento di abbandonare il mimetismo del giorno per nutrirsi un po’, per i secondi è il momento di cercare un po’ di riposo dopo le fatiche della giornata. Ed è giocando su quest’ultima circostanza che il subacqueo di notte può avvicinare tutti quei pesci che durante il giorno gli nuotano a distanza. Capita infatti spesso di incontrare saraghi, orate, spigole, corvine assopite ed acquattate vicino al fondo, occasione unica per il fotografo di scattare foto ravvicinate a pesci assolutamente imprendibili di giorno.
Ovviamente durante l’immersione notturna è necessario utilizzare una torcia o un faro subacqueo, ma questo, anche se può sembrare una complicazione, consente al sub di ammirare in pieno i colori che ci riserva il marino. La spiegazione di ciò risiede ne fatto che la luce solare presente durante il giorno per una serie di fenomeni fisici perde le tonalità calde del rosso e del giallo già in pochi metri di profondità ed i colori del fondale tendono ad uniformarsi a tonalità azzurrine/verdi. La torcia subacquea invece, restituisce quei colori accesi in un’esplosione di rossi arancio e giallo.
L’utilizzo della torcia non ha solo il pregio di ridonare i colori, ma quello di far concentrare l’attenzione per scovare i particolari della piccola vita sottomarina; come gli esperti della scientifica che utilizzano il fascio luminoso della torcia per scovare le piccolissime prove di un delitto il sub concentra l’attenzione alla ricerca di piccoli crostacei e minuscoli nudibranchi.
Dopo tutte queste parole se siete esperti subacquei, superate la pigrizia del divano e tv per vivere di persona uno scampolo di natura, e se al contrario non siete subacquei non inviate troppo quei ragazzi che all’imbrunire prendono il mare.