È estate, e anche se la primavera non è stata delle più clementi finalmente la stagione delle immersioni notturne è iniziata.
Come prima immersione i Ragazzi della Sub Rimini Gian Neri avevano in serbo il rilascio di un esemplare di cavalluccio marino catturato erroneamente da un pescatore nelle nassa e curato in acquario per un paio di settimane.
La serata era incerta, sembrava non piovesse, ma i nuvoloni neri ci giravano attorno, e alla fine un acquazzone ci accoglie durante la via del ritorno.
Sott’acqua la visibilità era discreta e anche i sub alla prima esperienza si sono trovati subito a loro agio.
Trovato, quello che sembra un posto giusto, liberiamo il cavalluccio e lo osserviamo rincuorati nel vederlo subito a suo agio. I fotografi si scatenano, contendendosi il soggetto, un momento di confusione durato pochissimo perché notiamo che poco più in là c’e nerano altri due, un esemplare piccolo e rossiccio ed uno di media dimensione. Vedere un cavalluccio diventa sempre più frequente qui da noi, ma comunque un evento non da tutti i giorni.
Il cavallucci marini erano (Hippocampus hippocampus) un pesce d’acqua salata appartenente alla famiglia Syngnathidae: corpo di forma caratteristica, coperto da placche ossee in forma di anelli. Capo ad angolo retto rispetto al corpo; muso tubiforme, 3,5-4 volte più lungo che alto. Coda prensile, senza pinna caudale. Colorazione bruna od olivastra, spesso con macchie scure e numerosi punti bianchi. Lunghezza sino a 12 (16) cm.
Prima notturna con tre cavallucci, un bellissimo inizio che fa dimenticare il fatto che un acquazzone ci ha sorpresi, e come si dice: chi ben inizia… chissà cosa il nostro mare ci riserverà per questa stagione estiva.
Di Filippo Ioni
l’Articolo 2015_06_29_corriere