Il calamaro è un mollusco cefalopode, Loligo vulgaris. Appartiene alla famiglia dei Loliginidi e all’ordine dei Decapodi. E’ molto diffuso, perchè vive in tutti i mari del mondo ed è particolarmente frequente nel Mediterraneo. Negli esemplari dell’Adriatico, il colore è rosato e bianco, con macchioline brune o rosa.
Il corpo è snello e allungato, appare come un grande cappuccio cilindrico dal quale spunta la testa dotata di dieci tentacoli. La punta del cappuccio corrisponde alla coda, di qui si sviluppano due ampie pinne laterali a forma di triangolo smussato che arrivano fino alla metà del corpo.
Gli occhi sono sporgenti lateralmente e piuttosto grandi, i tentacoli hanno lunghezze diverse, due di essi, lunghi una volta e mezza rispetto al corpo, sono i “bracci tentacolari”, clavati e dotati di quattro o più serie di ventose. Sono tentacoli prensili con i quali il Calamaro può afferrare la preda e ritirarli in una apposita guaina. Gli altri otto tentacoli più corti servono a trattenere la preda.
All’attaccatura dei tentacoli si trova la bocca dell’animale, simila ad un becco, perchè composta da due mascelle di forma allungata.
Agile nuotatore, il Calamaro è uno degli animali marini più veloci, nuota utilizzando il moto ondulatorio delle pinne e la forza di propulsione del suo mantello e dei suoi tentacoli, muovendosi all’indietro. Il calamaro può spostarsi rapidamente espellendo l’acqua raccolta nella cavità del mantello, mediante la contrazione dei muscoli, da un imbuto situato nel ventre, tra la testa e il tronco. Questo sistema “a getto”, è particolarmente efficace, paragonabile ad un moderno reattore, e permette all’animale di raggiungere considerevoli velocità, soprattutto se inseguito da un predatore. In caso di pericolo il Calamaro può cambiare colore, inoltre può salvarsi da un’aggressione secernendo il suo famoso “inchiostro” prodotto da una particolare ghiandola detta “la borsa del nero”, nascondendosi alla vista del nemico.
Le dimensioni del Calamaro possono variare, in genere raggiunge una lunghezza compresa tra i trenta e i trentacinque centimetri, ma esistono anche esemplari più grandi, che possono anche superare il metro di lunghezza.
di Filippo Ioni
l’Articolo 2015_05_04_corriere