Il corpo del grongo (Conger conger) è abbastanza simile a quello dell’anguilla, ma abitudini simili alla murena: vive negli anfratti rocciosi e nei relitti dai quali esce di notte per predare molluschi e altri pesci. Una volta trovata una tana accogliente è raro che si allontani da essa.
Qui in Romagna è comune sui relitti come il Paguro, sui manufatti sommersi lontano dalla costa e occasionalmente alle scogliere a pochi metri dalla riva.
Presenta un corpo liscio, senza scaglie, simile a quello di un’anguilla, più robusto e spesso, di colore grigio scuro, più chiaro sulla zona ventrale. Ha la testa piuttosto piatta, gli occhi e la bocca sono grandi, le mascelle sono robuste e munite di piccoli denti taglienti; le pinne sono piccole e praticamente unite tra di loro.
Il colore varia dal grigio scuro al grigio chiaro, il ventre è biancastro. Può raggiungere una lunghezza di 3 metri e può superare notevolmente i dieci chili di peso.
E’ considerato abbastanza pericoloso perché possiede possenti mascelle e i denti molto taglienti possono causare ferite molto profonde. Quando un grongo morde è molto difficile liberarsi : tiene la presa e adopera il suo corpo come una frusta lacerando i tessuti attorno alla parte colpita dal morso provocando ferite molto ampie. I subacquei però non hanno nulla da temere se si limitano ad osservalo senza stuzzicarlo inutilmente.
di Filippo Ioni
Articolo 2015_10_12_corriere