Andare sott’acqua con le bombole non è più una pratica sportiva riservata a pochi eletti, come accadeva in passato, e sempre più gente si appassiona al mondo sottomarino.
Tra le varie tipologie di immersione quella notturna è sicuramente una tra le più affascinanti avventure che si possano provare. Essere ospitati di giorno in un mondo così diverso dal nostro è già una grande emozione ma la notte aumenta enormemente il mistero e la sorpresa.
Anche il nostro mare, un tempo un po’ troppo snobbato, ha cominciato a suscitare un certo interesse anche da parte del romagnolo verace.
Per immergersi in acqua ogni scusa e buona, e su questo i ragazzi della Sub Rimini Gian Neri sono dei veri esperti a cercar pretesti, ma fra tutti i tipi di immersione quella notturna è tra le più gettonate.
Ovviamente è buona regola frequentare di notte luoghi ben conosciuti, l’esperienza e la familiarità sono requisiti essenziali per un’immersione tranquilla e serena con un occhio di riguardo speciale alla sicurezza.
Il tutto ha inizio sul far della sera, dopo una giornata stressante di lavoro ci si ritrova in sede sul porto canale. Ancora si sente il caldo del sole, ma la luce piano piano diventa sempre più tenue. Con il gommone si esce dal calare spesso ammirando un tramonto che infuoca di rosso lo skyline della riviera.
La prima volta che si scende nelle tenebre ci si renderete conto che è quasi un mondo completamente diverso di notte. Anche se potrebbe fare un po’ paura, in realtà non c’è nulla di cui preoccuparsi e ci si rende conto che l’immersione notturna è di solito molto più rilassante rispetto a quelle svolte durante il giorno. Gli stessi luoghi visitati di giorno si trasformano di notte a causa delle numerose forme di vita che si espongono solamente durante il periodo notturno. Affermazione ancor più vera sui fondali romagnoli, caratterizzati da una distesa sabbiosa apparentemente deserta di giorno, ma brulicante di vita di notte.
Tutto appare più ricco di colori ed emozioni. Forme di vita guizzanti e nervose imperversano nel fascio di luce. Ogni angolo nasconde in un mare di colori scene meravigliose e forme di vita fantastiche. Di notte più che mai vige la legge del più forte dove la catena alimentare determina chi si nutrirà per sopravvivere e chi invece perirà. Perché è così che la natura vuole…
La riproduzione, favorita dalla protezione del buio, assume carattere di necessità primaria per la sopravvivenza della specie. Gli esemplari maschi e femmine riescono a ritrovarsi ed accoppiarsi celandosi alla vista di potenziali predatori nelle tenebre liquida.
Al tramonto avviene un vero e proprio avvicendamento con le specie di abitudini diurne, ad esempio capita spesso di incontrare saraghi, orate, tordi, corvine assopite ed acquattate vicino al fondo, occasione unica per il fotografo di scattare foto ravvicinate a pesci assolutamente imprendibili di giorno. Al contrario una miriade di crostacei emergono dal sonno per cacciare lasciando le sicure tane per zampettare alla ricerca delle prede; spesso capita di incontrare in spazi aperti: mazzancolle, canocchie, gamberetti, per non parlare del nobile grillo.
Specie raramente visibili di giorno possono essere avvistate mentre girovagano in esplorazione. Seppie e calamari volteggiano sospesi sulla sabbia e talvolta capita di assistere a vere e proprie battute di caccia, come tra la vorace seppia e il piccolo gamberetto o il grosso granchio ed il piccolo gobide.
Ovviamente durante l’immersione notturna è necessario utilizzare una torcia o un faro subacqueo, ma questo, anche se può sembrare una complicazione, consente al sub di ammirare in pieno i colori che ci riserva il marino. La spiegazione di ciò risiede ne fatto che la luce solare presente durante il giorno per una serie di fenomeni fisici perde le tonalità calde del rosso e del giallo già in pochi metri di profondità ed i colori del fondale tendono ad uniformarsi a tonalità azzurrine/verdi. La torcia subacquea invece, restituisce quei colori accesi in un’esplosione di rossi arancio e giallo.
L’utilizzo della torcia non ha solo il pregio di ridonare i colori, ma quello di far concentrare l’attenzione per scovare i particolari della piccola vita sottomarina; come gli esperti della scientifica che utilizzano il fascio luminoso della torcia per scovare le piccolissime prove di un delitto il sub concentra l’attenzione alla ricerca di piccoli crostacei e minuscoli nudibranchi.
Dopo tutte queste parole se siete esperti subacquei, superate la pigrizia del divano e tv per vivere di persona uno scampolo di natura, e se al contrario non siete subacquei non invidiate troppo quei ragazzi che all’imbrunire prendono il mare.
Filippo Ioni
Articolo 2016_07_25_corriere