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Due nudibranchi sull’uscio della tana del Grongo

Domenica primo tuffo al Paguro. Mare calmissimo, in superficie c’è una certa corrente e visibilità pessima, però a mano a mano che si guadagnava il fondo  la visibilità migliorava anche se a discapito della temperatura.  
Probabilmente causa l’acqua  fredda di pesce se ne visto poco, ma al contrario ho avvistato tantissime Cratene. È periodo di accoppiamento, la riprova è il fatto che  proprio un hanno fa ho scritto di una notturna sempre al Paguro in cui ho immortalato  tantissime Cratene intente ad amoreggiare.
Ne incontravo sia di piccolissime che di adulte, alcune in fase di effusione, altre impegnate a deporre le uova. La riproduzione di questo ricercato mollusco, è un po’ particolare gli individui sono tutti “ermafroditi simultanei” cioè hanno contemporaneamente sia l’organo maschile che quello femminile. Però non riescono ad autofecondarsi, per riprodursi devono essere almeno in due, almeno, perché di fatto quando le si incontra almeno sono ammucchiate di tre o quattro individui. La piccola lumachina poi depone le piccolissime uova biancastre lavorando ad aspirale un grazioso merletto.
Dopo aver scovato due Cratene in fase di effusione e che probabilmente si preparavano a deporre,  nella speranza di fare un bello scatto mi sono piazzato immobile in attesa. Passano alcuni minuti quando mi accorgo che le piccole  hanno scelto come alcova un idroide piazzato sopra la tana di un grosso grongo. Dovevo rimanere immobile, ma quel pescione faceva capolino minaccioso, quindi di tanto intanto mi allontanavo, cercando al contempo di immortalarlo, e lui rientrava nella tana, mi avvicinavo per fotografare i nudibranchi e lui riusciva deciso a farmi capire che quella era casa sua. 
Dopo una decina di minuti trascorsi a  passare dalla macro per fotografare la Cratena e al grandangolo per immortalare il grosso grongo controllo gli strumenti e con dispiacere realizzo che è ora di risalire quindi saluto a malincuore e inizio le procedure di riemersione.

 

Cratena peregrina è un mollusco nudibranco, appartenente alla famiglia dei Cratenidae. Corpo bianco-giallo opaco o parzialmente traslucido, cerata appariscenti, più o meno abbondanti, di colore arancio, viola-blu verso la parte terminale. Rinofori dello stesso colore del corpo alla base, poi arancio. Presenti due macchie arancio davanti ai rinofori e due lunghi tentacoli orali al di sotto di essi. Fino a 5 centimetri.

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  Filippo Ioni