I crinoidi, sono degli animali antichissimi, comparsi nell’Ordoviciano, hanno avuto grande diffusione durante tutto il Paleozoico. Fanno parte del phylum degli echinodermi come i ricci e le stelle marine.
Chiamati anche gigli di mare, presentano corpo suddivisibile in pelma e corona. La corona comprende la teca e le braccia che sono prolungamenti (estroflessioni) delle parti molli dell’organismo ancorati alle piastre. Le braccia in numero iniziale di cinque, si biforcano nella forme più recenti con anche 200 divisioni. Il pelma comprende la struttura (colonna o peduncolo) che ancora l’animale al substrato, costituito da segmenti di svariate forme. Lungo la colonna si presentano delle appendici chiamate cirri, rivestite anche esse da piastre. Nelle fome più evolute si nota un progressivo aumento dei cirri. Fondamentalmente sono a simmetria pentamera raggiata.
Come tutti gli echinodermi erano esclusivamente marini. Vivono attaccati al substrato negli ambienti più svariati, fondi fangosi di mare calmo, scogliere di alta energia. Alcuni hanno la possibilità di spostarsi per brevi tragitti, avendo un peduncolo mobile, mentre altri ancora non lo possiedono più.
di Filippo Ioni
l’articolo 2015_03_16_corriere