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I tesori della Baiona

L’illusione di un inizio estate anticipato si è dissolto in meno di una settimana, le temperature sono scese, in Carpegna ha addirittura nevicato ed il mare è stato agitato per tutta la settimana. Ma anche se le previsioni erano avverse i ragazzi hanno comunque programmato le uscite, tanti allievi fremono per scendere in immersione. Sabato ci alziamo col sole, ma è un’illusione, il vento e soprattutto il mare alto rendono impraticabile uscire; ne approfittiamo per sistemare un po’ i mezzi nautici poi, delusi, a casa.

Proprio quando le speranze di scendere in acqua si dissolvono di fronte alle previsioni meteo che confermano mare mosso per tutto il fine settimana, il telefono squilla: è l’amico Attilio Rinaldi per un consiglio sull’impostazione della nuova macchina fotografica e che, con l’occasione, mi invita per un immersione in Piallassa Baiona, grandi lagune salmastre formate da tanti canali collegati al mare attraverso il porto di Ravenna.

Diverse volte mi aveva parlato di quest’ambiente marino unico e mai vi era stata occasione giusta; ora l’attrezzatura è già pronta, in mare non si può andare, quindi con entusiasmo accetto l’invito.
Durante il viaggio in auto non si parla d’altro che di biologia marina e dopo un guado su un ponte di barche un po’ precario arriviamo sul posto. Prepariamo l’attrezzatura attendendo la marea giusta e finalmente scendiamo, l’acqua è trasparente, il fondale ricco di alghe brune che rendevano difficile fotografare andando a svolazzare davanti all’obbiettivo proprio nel momento più sbagliato. Però tantissima biodiversità, gamberetti granchi e molluschi. Attilio mi aveva preannunciato la presenza di diverse “Facelina dubia”, e per tutta l’immersione ne ho incontrato le inconfondibili ovature, ma del bellissimo nudibranco nessuna traccia.

E proprio quando il tempo cominciava ad esaurirsi la individuo, è un esemplare molto grosso, la fotografo più volte, ma le alghe continuano a rovinare gli scatti. Provo ad indurla a uscire su un tratto di sabbia e finalmente la riesco a ritrarre in tutta la sua bellezza, cerati sinuosi e rinofori lunghi, un bellissimo esemplare.

I nudibranchi sono un sottordine di molluschi dell’ordine Opisthobranchia, che comprende più di 7000 specie descritte. La parola nudibranchia viene dal latino nudus (nudo) e della parola greca brankhia (branchia), e significa con le branchie nude.

L’ordine dei nudibranchi si divide poi in 4 subordini: Doridina, Dendronotina, Arminina ed Aeolidina. A quest’ultimo subordine appartiene la famiglia dei Facelinidae con la nostra bellissima Facelina Dubia.

Finita l’immersione, ci tratteniamo a chiacchierare sul prato scambiandoci le impressione sugli avvistamenti fatti; Io ho visto questo, hai visto quello? Come dei ragazzini intenti a barattare le figurine dei calciatori.

 Tornando a casa, ringrazio tantissimo Attilio e  penso già a quando potrò ripetere l’esperienza.

 

 

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