Febbraio, il cuore dell’inverno, non si smentisce: il freddo punge, le precipitazioni, anche nevose, si susseguono con le perturbazioni che calano dal nord Europa.
Il mare, talvolta agitato per i venti di tramontana, è sempre cupo e limaccioso a causa delle ingenti fiumane. Navigando occorre stare attenti a schivare i grossi tronchi che viaggiano alla deriva.
I Ragazzi della Gian Neri nell’attesa della bella stagione non rinunciano a controllare lo stato dei fondali; l’acqua è decisamente fredda, sui minimi di stagione, decisamente poco trasparente in superficie e bassa salinità.
I pesci predatori sono ancora lontano, in acque più calde, e gli scogli ad un primo approccio sembrano spogli e disabitati, ma osservando meglio è possibile osservare tanta vita fatta da piccoli crostacei, anfipodi, anellidi ed echinodermi che in assenza dei grossi predatori sono più liberi di scorazzare. Occasione ghiotta per i fotosub, liberi di immortalare soggetti che in altre stagioni risultano più diffidenti e schivi.
In particolare il mondo dei gamberetti, che in primavera/estate si rintanano schivi e che ora è possibile vederli scorazzare in cerca cibo anche sulla distesa sabbiosa.
Lysmata seticaudata anche conosciuto come gamberetto in pigiama o gamberetto rosso, è un crostaceo della famiglia delle Hippolytidae.
Si tratta di una specie caratterizzata da una colorazione rossa, talvolta molto vivace, distribuita in bande longitudinali e alternata a delle striature biancastre. Può arrivare a 5-6 cm massimo di lunghezza.
Si riproduce tra maggio e settembre. Vive ad una profondità che varia dal livello superficiale fino a 50 m, riparandosi negli anfratti rocciosi dai quali esce durante la notte per alimentarsi.
Nel mare di Rimini è presente sui blocchi rocciosi in gran numero. Ha la curiosa abitudine di formare lunghe file in grotta, che procedono ordinatamente. In genere è un animale piuttosto timido, in natura ricopre spesso il ruolo di spazzino nonché di pulitore per pesci come la murena e alcuni sparidi.
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