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Il granchio ragno ci aspetta sul fondale

IMG_8842Il 2015 è terminato, i nebbioni sono oramai un ricordo, il 2016 inizia all’insegna delle  tanto attese, ma ora che sono arrivate già ne siamo stufi e vorremmo quelle belle gtiornate gelide ma di sole che normalmente caratterizzano gennaio.

Ma al meteo non si comanda e i Ragazzi della Gian Neri devono accontentarsi di uscire in mare in condizioni non proprio ideali.

E’ sera e i telefoni vibrano di messaggi, il tema ricorrente è il solito, domani si potrà uscire o e meglio rinunciare e rimanere a letto? Con la natura non si può mai sapere, alcune volte le previsioni lasciano qualche speranza e infatti così è stato nell’ultima immersione.

Sveglia di buon ora, il cielo è completamente coperto di nuvole grigie, ma non sembra ci sia vento, il mare è calmo e quindi si riesce ad uscire.

Con la solita organizzazione, super collaudata, prepariamo le attrezzature e carichiamo il gommone; un’ultima occhiata all’orizzonte e si parte.

Navigazione perfetta, peccato niente sole e sul gommone tutti hanno freddo. In immersione sfortunatamente dobbiamo constatare che la visibilità non è delle migliori, sufficiente però a qualche scatto di foto ravvicinata in tutta sicurezza. Il freddo e la scarsa visibilità riducono il numero di animali avvistati, ma un piccolo granchio ragno attira l’attenzione: è un piccolo crostaceo, un granchio dalle caratteristiche zampe lunghe che lo fa assomigliare più ad un ragno piuttosto che ad un granchio. Infatti la sensazione che si ha quando lo si incontra avvinghiato al fondale è quella di essere di fronte ad un ragno sulla ragnatela. Il motivo probabilmente deriva dal fatto che i crostacei sono strettamente imparentati con gli insetti, infatti entrambi fanno parte del phylum degli Artropodi: invertebrati così chiamati, perché forniti di piedi articolati.

Il granchio ragno rostrato  è un piccolo decapode con arti lunghi ed esili e carapace a forma di pera con rostro frontale, stretto cugino del granchio ragno zampelunghe, dal quale si distingue per avere il rostro proporzionalmente più corto, e dal granchio delle attinie per frequentare ambienti diversi.

La specie è caratterizzata da un lungo rostro nella parte anteriore del capo e dal peduncolo della seconda antenna provvisto di un aculeo ventrale più breve del rostro.

Filippo Ioni

Articolo 2016_01_12_la_voce