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Il Nido del Paganello

Anche se tra alti e bassi la bella stagione va avanti, però la vita sui nostri fondali stenta a sbocciare, il grande freddo di gennaio e febbraio ha lasciato il segno; alle scogliere con acqua bassa le temperature sono già gradevoli, ma in profondità sono ancora gelide.

I Ragazzi della Gian Neri, durante le ultime immersioni, hanno notato un timido risveglio e una grande presenza di Paganelli in fermento, ogni anfratto è buono per creare un nido.

Che fossero dei nidi lo si intuisce per la presenza di una coppietta di paganelli a difesa di uno strato apparentemente gelatinoso bianco composto da tante piccole uova.
La riproduzione del paganello (Gobius paganellus o del Gobius niger) avviene  tra maggio e giugno quando le femmine depongono le uova attaccandole a corpi sommersi sul fondo come rocce, scogli;  i maschi le fecondano rimanendo poi a difesa del nido.

Durante il periodo riproduttivo i maschi emettono segnali acustici prodotti con i denti faringei e la vescica gassosa, la colorazione si fa più vivace e la testa, in entrambi i sessi, diventa più scura.
Leggendolo sui libri, sembra una fredda, calcolata azione riproduttiva per la prosecuzione della specie, ma quando ci capita di assistere di persona la cosa si veste di una buona dose di romanticismo.
In particolare scoviamo una coppia dove lei stava amorevolmente rivestendo la conchiglia di un’ostrica con le sue uova, mentre il grosso maschio si ergeva da impavido difensore quando tentavamo di avvicinarci; la piccola femmina, che ci ignorava, era tranquilla, difesa dal suo fedele partner.

Riemerso scopro che i giovani allievi, non avevano compreso bene la scena vista  in immersione, dove non potendo parlare non è facile farsi capire, e non appena spiego i dettagli si mostrano subito interessati,  sicuri di essere stati testimoni di bellissimo aspetto della natura.  Mentre approfondiamo l’argomento una battuta mi lascia stupito: “Intenerirsi alla vista delle cure di mamma micia penso sia normale, ma intenerirsi per una coppia di paganelli non l’ho avrei mai detto!”

 

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