La bavosa cervina (Parablennius zvonimiri)
Simpaticissimi! Non saprei come meglio definire questi piccoli pesciolini comunemente noti come bavose e detti scientificamente blennidi.
Pesci dalla caratteristica di non avere le squame e che per ovviare alla minore protezione e per garantire un’adeguata idrodinamicità, la loro pelle secerne copiose quantità di muco che li rende estremamente viscidi. Per questo motivo, vengono chiamati comunemente bavose. Privi di vescica natatoria si muovono nel fondale con piccoli balzi di spinta delle pinne ventrali, mentre i piccoli tratti di nuoto sono prodotti da movimenti ondulatori della parte posteriore del corpo.
Nella foto in particolare è ritratta la bavosa cervina (Parablennius zvonimiri). Pesce dalla testa grossa, le guance rigonfie, il profilo del muso quasi verticale, nella parte occipitale si nota una lieve depressione. La bocca non è molto grande e lelabbra sono carnose e grosse. Le appendici dermiche sono frangiate e poste in varie posizioni della testa. Sul margine superiore dell’orbita le appendici sono ramificate come corna di cervo. Sono presenti appendici sia sulle narici inferiori, sia in quelle superiori.
Può avere una colorazione chiara, con fondo grigiastro, o una scura, con fondo rosso-mattone, su cui vi sono due serie di punti bianchi alla base della pinna dorsale. Vermicolazioni bianco azzurre si intersecano con fasce verticali più scure. Può raggiungere la dimensione di 6-7 cm ed è carnivora.
Vive in acque basse, passando la più parte del tempo con il corpo negli anfratti e la testa vigile e curiosa ad osservare l’ambiente. Diventando facile soggetto per il fotosub.
di Filippo Ioni
l’articolo 2015_11_16_corriere