Sub Rimini Gian NeriSub Rimini Gian Neri

La medusa Quadrifoglio

IMG_7215Le meduse sono organismi molto antichi ed affascinanti, fra i primi esseri viventi comparsi sulla terra, sono costituite per il 90% da acqua. Presentano un corpo a forma di paracadute e una serie di tentacoli urticanti di lunghezza e forma variabile.

La medusa quadrifoglio ( Aurelia aurita ) è una delle meduse più diffuse, la si può incontrare praticamente tutti i mari dell’emisfero boreale dai poli ai tropici. È facilmente riconoscibile dalla forma perfettamente sferica del suo ombrello, di un bianco diafano e trasparente, e soprattutto dalla presenza, sulla sommità dello stesso, di quattro strutture circolari, le gonadi, che formano una struttura a forma di quadrifoglio, da cui deriva il nome comune della specie. Possiede inoltre dei corti e sottili tentacoli urticanti, che scendono dal bordo dell’ombrello, dandogli un aspetto frastagliato, e quattro braccia più spesse che dipartono dal centro dell’ombrello, evidenti però solo negli individui più anziani.

Si nutre di zooplacton,  piccoli organismi marini, catturato tramite i sottili tentacoli esterni, che filtrano costantemente l’acqua muovendosi seguendo i lenti battiti dell’ombrello e catturano gli animali che si trovano in sospensione, intrappolandoli e paralizzandoli tramite le nematocisti di cui sono forniti. Successivamente, la preda viene portata, tramite movimenti di contrazione dei tentacoli, verso il lato inferiore dell’ombrello, dove minuscule ciglia la trasportano all’interno della cavità gastrovascolare.

Di Filippo Ioni

L’articolo  2015_04_20_corriere