Il murice è un particolare mollusco gasteropode simile ad una grossa lumaca, con una conchiglia robusta munita di prolungamenti spinosi e dalla forma rigonfia allungata in una estremità del sifone. La colorazione esterna varia dal giallo al bruno, l’apertura dal giallo all’arancio, il corpo è bruno, talvolta striato di scuro. Le dimensioni medie del murice si aggirano attorno ai 6-8 cm. È una specie carnivora e si ciba di pesci morti e di altri molluschi, dei quali perforano il guscio secernendo una sostanza acida. Vive nella zona sommersa, su fondali fangosi, in colonie molto numerose. Il murice comune è fra le specie ittiche più diffuse nel Mediterraneo e conserva un suo ruolo nella storia della civiltà dato che, conosciuto fin dall’antichità presso Egizi, Greci e Fenici , veniva utilizzato per produrre la tinta porpora.
Si tratta di una specie carnivora e alla base della sua alimentazione vi sono pesci morti o altri tipi di molluschi che uccide emettendo una sostanza acida che ne perfora il guscio.
Ai sub della Sub Gian Neri spesso capita di incontralo, in questo periodo in particolare è possibile incontrarne delle vere ammucchiate. Infatti una curiosità di questo animale è data dal fatto che in fase riproduttiva si aggregano in una sorta di sesso di gruppo in cui depongono collettivamente le uova assemblando una grossa palla biancastra contenete migliaia di teche a suoa volta conteneti migliaia di uova.
di Filippo Ioni
Articolo 2016_06_27_corriere