Andiamo o rinunciamo? Fino all’ultimo i Ragazzi della Gian Neri sono stati indecisi sulla programmazione del fine settimana: le previsioni meteo erano proibitive per un’uscita in mare, ma forse in Baiona l’acqua potrebbe essere accettabile.
Dalle tabelle di marea vediamo che sabato, nel primo pomeriggio è prevista una stanca eccezionale di tre ore, ma le previsioni danno pioggia e freddo; Quindi che fare? Inutile dirlo, quando sabato mattina abbiamo scorto un timido sole i cellulari hanno iniziato a squillare per programmare l’uscita.
Convinti e motivati subito dopo pranzo partiamo. Arrivati siamo accolti da una leggera pioggerella, ma l’acqua è trasparente, quindi bagnati per bagnati indossiamo l’attrezzatura e proviamo a vedere com’è sul fondo.
Il cielo cupo rende il fondale buio, ma la visibilità è ottima: tantissime anemoni e ascidie ricoprono il fondale, pochi granchi e pochi gamberetti, ma il nostro obbiettivo e trovare altri nudibranchi. Non ho dovuto attendere poi tanto individuando subito un paio di bertelline gialle; continuo fiducioso e dopo qualche minuto una bellissima spurilla neapolitana.
Riesco a scattare una decina di foto poi la macchina inspiegabilmente si blocca, senza poter fotografare resisto poco e a malincuore risalgo; gli altri sono già fuori infreddoliti, osserviamo gli strumenti: la temperatura era di 4,8°, forse è per questo che si è bloccata la macchina fotografica.
La Spurilla neapolitana è un nudibranco e come tutti i nudibranchi è un gasteropode, appartiene cioè alla grande famiglia dei molluschi, così come i bivalvi ed i cefalopodi.
Ha numerose appendici dorsali, arricciate verso l’interno e raggruppate in 6-7 ciuffi. Ha i rinofori lamellati. Ha una colorazione abbastanza uniforme generalmente castano chiaro, può assumere anche altre colorazioni che vanno dal rosa, al giallognolo, al verdino a seconda anche dell’alimentazione. Le appendici sono spesso marmorizzate di bianco opaco.
Vive generalmente in fondali rocciosi dai 3 ai 15 m circa di profondità. Lunghezza fino a 4-6 cm.
Sono voraci mangiatrici di attinie.
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