Sub Rimini Gian NeriSub Rimini Gian Neri

La storia

Chi di noi non ha avuto il suo primo approccio subacqueo con il mare, tentando di strappare con la testa appena sotto il pelo dell’acqua, un pugno di cozze dalle nostre scogliere?
Chi di noi non si è spinto oltre, nei sassi più profondi, vicino alla sabbia dove le cozze sono un po’ più grasse?
Chi non ricorda il mal di orecchi e le infinite apnee di quasi cinque secondi?
Chi non ha acquistato per migliorare i suoi record una maschera con tubo e tappo incorporato e un fucile ad elastici per poter sparare sdraiato sul pelo dell’acqua a increduli tordi o paganelli?


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Ecco, questi sono negli anni ’60 i subacquei riminesi o almeno quasi tutti.


Eppure già si parla di subacquei che hanno vinto il mal d’orecchi e che portano le apnee addirittura a minuti e di quelli che si immergono con le bombole. Bisogna crescere anche qui, informarsi, aggiornarsi, allenarsi; farlo da soli non stimola molto. Nascono così i gruppi che diventano associazioni sportive; nasce così la Gian Neri: la chiamano così per commemorare uno sportivo riminese, che militava nelle file dell’atletica leggera, forse nemmeno amante del mare, ma sportivo amico degli sportivi del mare, tragicamente scomparso.