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L’Astice

foto-sub-paguro-006“Homarus gammarus”, è uno dei più grandi crostacei in assoluto e senza dubbio il più grande che si trovi nel Mediterraneo. Spesso è confuso con l’aragasta ma da questa differisce per la presenza di due massicce chele e per la colorazione che è giallastra nella parte inferiore mentre è blu-nerastra maculata di giallo e di arancio (quasi marmorizzata) nella zona superiore.

Ha un carapace molto robusto di forma allungata, un capo piccolo con due antenne lunghe e rossastre. La sua caratteristica principale è rappresentata dalle sue grandi chele asimmetriche. L’astice ha infatti una chela di dimensioni maggiori che serve per spaccare mentre l’altra, denticolata, serve per tranciare la preda. E’ un animale solitario e territoriale che predilige i fondali misti con sabbia e roccia. E’ una specie particolarmente diffusa in Adriatico, infatti preferisce il fondale sedimentoso caratteristico di questo mare. Raggiunge non di rado i 50 cm. di lunghezza ed il peso di, anche, 5 chili. Raro vederlo al di fuori della sua tana, ma quando succede, l’emozione è veramente grande, occorre però fare attenzione alle chele perché possono pizzicare molto forte.

Un tempo era abbastanza raro vederlo nel riminese. Oggi, a seguito dell’aumento di manufatti rocciosi posti dall’uomo, come le scogliere o le zone di ripopolamento ittico, possiamo testimoniare che l’Astice non è più un raro incontro.

Ioni Filippo

Articolo 2016_11_21_corriere