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Le reginette del Paguro

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Una delle immersioni più famose in Adriatico è quella al Relitto della Piattaforma Paguro.

Ravenna, 29 settembre 1965: un incidente durante i lavori per la perforazione di un nuovo pozzo metanifero fece esplodere e inabissare la piattaforma off shore dell’Agip “Paguro”. La struttura si adagiò su un fondale di 25 metri.

I Ragazzi della Gian Neri organizzano sempre diverse immersioni su questo relitto durante la stagione stiva e ques’anno non sono stati da meno.

 

Il relitto, anche se rimane sempre il ricordo sommerso di una tragedia, e un’immersione da affronare con un certo rispetto, risulta sempre molto affascinate con qualche insidia. Il Paguro nel tempo si è trasformato in un oasi naturale dalla  ricchezza eccezionale di vita che ha trovato in questo reef artificiale il modo di svilupparsi.

Ogni stagione rimaniamo sorpresi da nuovi avvistamenti e quest’anno non fa eccezione; per tutta l’estate un grosso polpo ci ha salutato dalla sua tana, ma la vera meraviglia sono state le aragostine, una nidiata pensiamo, pochè erano tutte della stessa dimensione. In un’immersione è capitato di vederne ben sette.

Se l’Astice è il re dei crostacei, l’aragosta la si può definire la regina, il primo, bench’è pregiato, abbastanza comune da noi l’aragosta molto meno, Infatti quest’ultima non ama affatto i fondali sabbiosi e quindi solo in ambienti come quelli del relitto del Paguro può trovare l’habitat ideale.

L’aragosta “Palinurus elepha”  è il crostaceo senza dubbio più famoso ed apprezzato dal punto di vista alimentare.
Come tutti i crostacei ha il corpo rivestito da una spessa corazza che costituisce l’esoscheletro, la crescita deve avvenire perciò per mute successive con le quali l’animale si libera della vecchia corazza e ne costruisce una nuova più grande. Durante tutta la sua vita non smette mai di crescere ed è un animale piuttosto longevo: può infatti vivere anche fino a 70 anni e raggiungere dimensioni attorno ai 50 cm ed un peso di 8 kg.

Ancora una prova dell’importanza di queste oasi artificiali, da alcuni sottovalutate , ma sempre da più esperti ritenute importanti e da replicare in altri siti.

di Filippo Ioni

articolo 2015_09_15_la_voce