Inizialmente abbiamo cominciato ad incontrare delle strane uova, un’ovatura a merletto, tipica dei nudibranchi; erano di un colore giallo vivo e soprattutto di dimensioni molto piccole, caratteristiche che escludevano la possibilità di essere state depositate dai soliti doridi “pseudoargo”, grossi nudibranchi abbastanza comuni in primavera. Poi finalmente la fortuna di incontrare quella piccola macchietta gialla proprio mentre depositata quei minuscoli merletti di uova, ora non ci sono dubbi di chi era l’artefice delle piccole ovature. Ma di quale nudibranco abbiamo il piacere di esserci imbattuti? Si scatena la ricerca tra i Ragazzi della Gian Neri esperti in molluschi e poi, dopo tante ipotesi, l’amico Attilio Rinaldi (autore del Libro: Atlante della fauna e della flora del sistema marino costiero dell´Emilia-Romagna) ci indica un nome: “Baptodoris Cinnabarina”, non facile da trovare sui libri, ma da quello che abbiamo potuto leggere su Internet sembra proprio il piccolo puntino giallo dei nostri scogli.
Da quel primo incontro ho avuto il piacere di osservarlo diverse volte, in un’immersione ne ho fotografati addirittura due assieme, così pensavo inizialmente, ma poi al computer mi sono reso conto che sopra al più grande ve nera un terzo piccolissimo, impossibile da notare ad occhio nudo.
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