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Sarà un Gattuccio o un Gattopardo? Due felini con le pinne

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La possibilità di incontrare uno squaletto in Adriatico è abbastanza raro, ma non impossibile, i ragazzi della Gian Neri sono stati testimoni di un paio di incontri negli ultimi anni, ma il fine settimana scorsa è stato particolare.

Eravamo in Istria, come ogni anno a febbraio, quando in un’immersione, quella di sabato, abbiamo incontrato un esemplare di Gattopardo e poi in quella di domenica un bel Gattuccio. Due esemplari rappresentanti due specie diverse, che però la maggior parte di sub confonde.

Sono dei piccoli squali molto simili tra loro dal corpo allungato. Hanno la pelle maculata e la bocca è provvista di piccoli denti, mentre il muso è arrotondato. Sono carnivori e non sono assolutamente pericolosi per l’uomo.

Vivono da pochi metri fino a 100 mt di profondità. Si muovono di notte per cacciare mentre di giorno prediligono rimanere adagiati sul fondo all’interno di grotte ed anfratti. Sono ovipari, le loro uova hanno una forma molto caratteristica munita di appendici filiformi tramite le quali fissate ai rami delle gorgonie.

La prima differenza tra il Gattuccio (Scyliorhinus canicula) e il Gattopardo  (Scyliorhinus stellaris) consiste nella dimensione che possono raggiungere le due specie. Il primo raggiunge i 70 cm di lunghezza massima mentre il secondo è più grosso e può raggiungere i 150 cm di lunghezza.

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La seconda differenza sono le macchie sul corpo. Il Gattuccio ha molteplici piccoli punti scuri sul corpo, mentre il Gattopardo ha invece macchie scure più grandi. La terza differenza riguarda la seconda pinna dorsale che nel Gattuccio parte a livello della fine della pinna anale, mentre nel Gattopardo si trova esattamente sopra la metà della pinna anale. La quarta differenza riguarda le appendici nasali che nel Gattuccio sono collegate mentre nel Gattopardo sono separate.

Ora finalmente con due avvistamenti così ravvicinati i ragazzi della Gian Neri non li confonderanno più.

Filippo Ioni

Articolo: 2016_06_06_corriere