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Sotto il mare ghiacciato un colorato nudibranco

La neve caduta abbondante nei scorsi giorni si sta sciogliendo, di conseguenza al mare arriva tantissima acqua dolce e gelata, se a questo ci aggiungiamo che le temperature sono ancora molto basse ecco spiegato perché nell’ultima uscita dei ragazzi della GN il gommone navigava come un rompighiaccio in sconfinate distese d’acqua letteralmente “ghiacciata”.

Una volta ormeggiato, la titubanza aleggia tra i ragazzi: le aspettative di visibilità buona sono poche e l’acqua in superficie appariva come una granita alla menta, ci incoraggiamo a vicenda ripromettendoci di risalire subito se le condizioni sono pessime.

Raggiunto il fondo scopriamo che la visibilità è più che sufficiente a testimoniare un effetto decisamente raro: il freddo ha costretto tutti i pesci a migrare in acque fonde e la fauna marina che normalmente vive sepolta nella sabbia è risalita sulla superficie della stessa. Tanti anellidi strani, mai incontrati, e proprio mentre ero intento a documentarli, mi capita di imbattermi in un raro nudibranco: una Facelina bostoniensis.

I nudibranchi sono un sottordine di molluschi, sono dotati di corpo morbido e flessibile e la forma adulta non ha conchiglia, che viene persa durante il primissimo periodo vitale, alla fine della vita planctonica.

La parola nudibranchio rileva forse l’aspetto più caratteristico delle branchie nude. I nudibranchi sono animaletti molto ricercati dai fotografi dato che l’adattamento evolutivo ha portato ad un’enorme varietà di forme e colori, sia a scopo mimetico che difensivo.

In nostro raro incontro in principio sembrava solo soletto, ma poi, poco più in là, ho iniziato ad individuarne numerosi e a fine immersione ho contato di averne  fotografarti addirittura cinque.
Anche se il freddo ci intorpidisce i movimenti resisto fino a quando non ho più d’aria; poi sul gommone, dopo qualche minuto di recupero scaldati da un tiepido sole, iniziano gli scambi d’opinione che culminano nel solito: “Se il mare lo permette immergersi ne vale sempre la pena”.

 

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