Sub Rimini Gian NeriSub Rimini Gian Neri

Ufo

Uscita di corso Notturne: una garanzia di divertimento e rilassatezza. Tanta voglia di dimenticare il caldo torrido per un’oretta di refrigerio laggiù alle nostre Piramidi. Nessuna particolare aspettativa, sul fondo la visibilità non è delle migliori, ma le allieve sono brave e riesco a rilassarmi. Stavo spulciando palmo a palmo i manufatti, per mostrare qualche cosa di interessante, quando, all’improvviso, dalle nebbie spunta un ufo con quattro pinne. Sono incredulo, lo osservo bene, ma non ho abbastanza tempo di sistemare la macchina fotografica per fare uno scatto. Sono sicuro di quello che vedo, ma inizio ad urlare per attirare l’attenzione delle mie compagne d’immersione. Ho bisogno di un riscontro per essere creduto.

E qui mi fermo, lasciandovi in suspense e passando la narrazione alle parole della mia compagna d’immersione Chiara, che ricorda:

Partiamo per un’immersione notturna in una calda serata di inizio agosto. Un inaspettato vento di scirocco fa saltare il gommone sulle onde. Come di consueto arriviamo al nostro ormeggio alle Piramidi e, dopo esserci goduti un aperitivo al tramonto, scendiamo con la cima alla P1.

Caretta caretta

Iniziamo l’immersione con una visibilità non ottimale e dopo aver incrociato alcune granceole perfettamente mimetizzate, continuiamo l’immersione lasciando la P1 alle nostre spalle.

 In corrispondenza della P12, improvvisamente gli urli di Filippo e sotto di noi appare un grande dorso arancio-marrone reso luminoso dalle nostre torce accompagnato da due grandi pinne che non hanno lasciato spazio a dubbi, avevamo appena avvistato un tipico esemplare di tartaruga Carretta Carretta. La gioia per questo inaspettato quanto fortunoso incontro è palpabile e la portiamo con noi per tutto il resto dell’immersione, anche se si è trattato soltanto di un attimo, vedere questo bellissimo animale nel suo habitat è un’emozione unica.

E si ho la testimone, il mio ufo altro non era che una tartaruga marina. Mi era già capitato di incontrarla alle piramidi, quella volta ero riuscito a fotografarla in diversi scatti tra qui questo dell’articolo, ma era decisamente più piccola.

 

 

La tartaruga comune Caretta caretta

Quadro sistematico: Classe: Rettili Sottoclasse: Anapsidi Ordine: Cheloni Sottordine: Criptodiri Famiglia: Chelonidae

Caretta carettaTra le tartarughe marine presenti in Mediterraneo, Caretta caretta è la specie più diffusa. È la più piccola tra le tartarughe del Mediterraneo: può raggiungere 110 centimetri di lunghezza di carapace e un peso di 180 chilogrammi. Presenta il carapace di colore marrone-rossiccio, nei giovani è presente una carenatura dorsale dentellata. Si contano cinque placche vertebrali, 5 paia costali e circa (il numero preciso determina un importante carattere distintivo) 12 paia marginali. Il piastrone è giallastro con la testa ricoperta di squame.

 

 

 

 

Autore: Filippo Ioni e Chiara Zui
Autore Foto: Filippo Ioni