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Un gamberetto di cristallo

La primavera giunge al termine con un mese di giugno che per ora ci ha portato solo una certa instabilità meteorologica, un susseguirsi di giornate con temporali di tipo monsonico e quindi apporto eccezionale di acqua dolce in mare. Contestualmente non c’è stata una vera mareggiata che rimescolasse le acque. Conseguenza: la qualità dell’acqua, via via è peggiorata  con una forte presenza di azoto e fosforo che ha scatenato una proliferazione di microalghe eccezionale per questa stagione. Tutto ciò, oltre a determinare una sgradevole colorazione dell’acqua,  ha portato gli esperti a comunicarci che questo avrebbe sicuramente portato un’accentuata anossia sul fondo.
I ragazzi della Gian Neri prontamente hanno testimoniato che gli effetti dell’anossia si cominciavano drammaticamente a vedere. Infatti, nell’ultima immersione notturna, si potevano incontrare tanti pesci di fondo che, letteralmente, boccheggiavano, gamberetti e granchi che abbandonavano le tane per risalire gli apici degli scogli a cercare correnti più ricche d’ossigeno. Nella disgrazia é sicuramente stata una buona occasione di incontrare tanta vita allo scoperto, astici, granceole, ma la mia attenzione è ricaduta su un piccolo gamberetto, trasparentissimo e dalle sembianza quasi tropicali.

Della stessa famiglia del gamberetto fantasma cuore, ma con una livrea totalmente trasparente il Periclimenes scriptum, un genere di crostaceo decapode della famiglia Palaemonidae. La bibliografia lo definisce abbastanza raro, ma ciò è difficile dirlo con certezza data la sua spiccata riservatezza e le sue piccole dimensioni che spesso lo rendono invisibile agli occhi del subacqueo distratto.

Le condizioni negative del mare testimoniate però, fortunatamente, a oggi non sono più presenti, il forte garbino di quest’ultimo fine settimana ha sortito effetti molto positivi: in superficie ha portato al largo, disperdendola, l’alga rossa, in immersione ha permesso il richiamo di acqua profonde più fredde e ricche d’ossigeno. I ragazzi della Gian Neri, domenica mattina, hanno infatti riscontrato che la temperatura era scesa dai venti ai quindici gradi, i pesci erano molto più arzilli e i crostacei più timorosi.

 

 

 

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