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Una conchiglia elegante ma spietata

Un articolo incentrato sulla modalità con cui alcuni gasteropodi si procurano il cibo.

A parte la spietatezza di come si procura il cibo, bisogna ammettere che le natiche sono  animaletti veramente eleganti, ma i ragazzi della Gian Neri sanno bene che in immersione non è affatto facile avvistarle, molto timide e veloci si insabbiano non appena ci avviciniamo. Durante le notturne la probabilità di incontrarle aumenta poiché è il momento in cui esce per le battute di caccia. Ho avuto la fortuna di effettuare diversi incontri, e di poter fare diversi scatti ma visto che il processo di perforazione della vittima dura fino a sei ore mi sarebbe piaciuto poter assistere.

Per ora non vi sono riuscito poiché probabilmente essendo in quei momenti vulnerabile si insabbia.

Ha di dimensioni medie, di aspetto globoso, a sviluppo trasversale rispetto alla lunghezza. L’apertura è ampia, semicircolare, leggermente allungata verso la parte superiore. La colorazione di fondo è bianco crema con punticolazioni di varie dimensioni frammiste a macchie rosso-violacee. L’opercolo è calcareo e di colore bianco crema uniforme. Rispetto ad altri gasteropodi il corpo dell’animale esce molto dal suo guscio con un grande piede ed un mantello che in parte ricopre la conchiglia.

I ragazzi pur apprezzando il grazioso aspetto ricordano sempre questo mollusco per il particolare nome ma il nome Natica da cui deriva quello della famiglia, non ha nulla a che vedere con quanto maliziosamente si potrebbe pensare, infatti significa “nuotatore”.

Le stranezze talassomiche continuano perché questa specie ha ripreso da pochi anni il nome stercusmuscarum, cioè “escremento di mosche”, magari più corretto nella storia della sua descrizione scientifica, ma certo meno lusinghiero del “millepunctata” con cui era più nota.

 

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Filippo Ioni