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Una piccola Anemone tra le nebbie

IMG_7198Finalmente un mese di gennaio come da troppo tempo non si vedeva: freddo certo, ma mare calmo.

Le mattinate spesso sono nebbiose, ma poi, passando le ore, la coltre di nebbia sale per lasciare il posto ad un tiepido sole. Le spiagge sono tranquille adatte a passeggiate solitarie e romantiche.

In questa cornice i Ragazzi della Gian Neri organizzano le tipiche uscite invernali: ben equipaggiati di mute stagne, sotto le quali si indossano caldi indumenti, che gli permettono di affrontare con tranquillità le rigide temperature.

Una attrezzature tipica dei mari del Nord per affrontare una caratteristica poco conosciuta del nostro splendido mare, infatti lì dove d’estate il termometro segna oltre i venticinque gradi ed è sufficiente un costume ora l’acqua rasenta il congelamento e la temperatura si aggira intorno agli otto gradi.

In questo momento scendendo in immersione sul fondale si incontra una vita animale decisamente addormentata, molti pesci sono migrati verso acque profonde o scesi in letargo nelle tane.

Nell’ultima immersione, quella di domenica, abbiamo incontrato tanti gamberetti tra i buchi delle rocce e tanti idroidi che colonizzano le cime abbandonate, avremmo dovuto incontrare dei nudibranchi, ma non siamo stati fortunati.

La grande mareggiata di fine anno ha sconvolto i bassi fondali, alcune rocce abitualmente sommerse dalla sabbia ora sono scoperte ed altre sono praticamente come spartite inghiottite dalle sabbie mobili, una situazione che determina un certo smarrimento, ma anche la voglia di scoprire nuove cose.

In questa stagione è spesso possibile effettuare strani incontri, ma la visibilità non era eccezionale, abbiamo notato molte anemoni nel massimo del loro splendore, con i tentacoli protesi a conquistarsi anche la più piccola particella di cibo, in particolare una piccola anemone, del tipo Actinia, attira l’attenzione e stuzzica il click del fotosub. Dapprima chiusa con i tentacoli integralmente nascosti da mantello, ma poi dopo un po’ di attesa li vediamo spuntare, tanto delicati quanto pericolosi ed urticanti.

Filippo Ioni

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