Le più disparate emergenze che affliggono l’Italia stanno comportando un sempre maggiore numero di Volontari impegnati. Anche nel nostro “piccolo” gli interventi delle varie squadre della Sub Rimini Gian Neri Gruppo di Protezione Civile sono in crescita e sempre più specialistici. Un tempo ci si limitava a sparute chiamate durante i mesi estivi per ricerche, soccorsi ed assistenze, oggi si combatte a 360° sott’acqua, in superficie, durante disastri idraulici ed idrogeologici, fin sotto la neve ed a seguito dei terremoti. Ben quaranta le uscite dei ragazzi e delle ragazze del GIS nel 2014, già undici quelle che si contano dall’inizio dell’anno 2015..
E’ pur vero che i nostri Volontari vengono da una certa formazione che della sicurezza si è sempre fatta vanto, ma è altrettanto vero che il moltiplicarsi di competenze e scenari possono mettere a repentaglio l’incolumità degli operatori stessi: Un carico da sollevare, sversamenti di idrocarburi, inquinanti, terreni instabili e scivolosi.. Non bastano più il sistema di coppia e le procedure imparate nella subacquea!
Il Decreto Legislativo 81 del 2008 e le sue successive modifiche ed integrazioni hanno rivoluzionato in Italia l’ordinamento sulla sicurezza del lavoro, sviluppando competenze e nuove responsabilità nelle varie mansioni ed in vari ambiti lavorativi. In un primo momento, facili interpretazioni giuridiche facevano presumere l’applicazione rigida di tali norme anche all’ambito della Protezione Civile, dove il Volontariato ampliamente si trovava spesso ad operare. Qualcuno balzò dalla sedia poiché l’applicazione di una normativa così articolata e restrittiva pareva improponibile, soprattutto durante le emergenze, quando tutto è svolto in fretta e quando molti rischi si possono correre senza preavviso..
Il Decreto del Capo Dipartimento 12 gennaio 2012 “Intesa tra il Dipartimento della Protezione Civile e le Regioni e Province Autonome sulla definizione delle modalità dello svolgimento delle attività di sorveglianza sanitaria” ed una serie di interpretazioni postume hanno di gran lunga chiarito gli aspetti più oscuri, attribuendo responsabilità e doveri anche nell’ambito del Volontariato di Protezione Civile.
In buona sostanza la sicurezza del volontario è basata su due pilastri principali: 1. Il possesso ed il corretto impiego dei dispositivi di protezione individuale; 2. La formazione generale e specifica sul corretto impiego di strumenti ed attrezzature. Ed ovviamente ha pure stabilito le figure responsabili e competenti a livello di Associazioni o Raggruppamenti di esse.
E così anche a livello Regionale è partita una vera e propria “crociata”, individuando dapprima un gruppo di studio ed in seguito realizzando programmi formativi applicabili in corsi specifici o in maniera complementare alla didattica più classica.
Particolare plauso deve necessariamente andare al nostro amico e socio Pietro Filidoro, che con grande umiltà e sacrificio ha composto una delle commissioni formative regionali, avanti e indietro fra Bologna e Roma, applicando le sue competenze tecniche nel campo del Volontariato, con grande passione e poco clamore. Tutt’ora è formatore ed organizzatore presso il nostro Coordinamento.
Oggigiorno qualsiasi corso base o specialistico, dall’idrogeologico alla cucina, dall’AIB ai sommozzatori ha una sua componente sulla sicurezza degli operatori, con esempi, scenari, valutazioni del rischio e procedure per mitigarne o eluderne gli effetti.
Il nostro prossimo obiettivo sarà l’aggiornamento in materia di sicurezza a tutti i Volontari che hanno svolto un corso base antecedentemente al settembre 2014 (periodo di introduzione dell’argomento sicurezza nel corso medesimo) ed a tutti quelli un po’ più veterani che non hanno mai affrontato questo argomento. E’ giunta l’ora di dire un bel NO ai facili rischi ed alla improvvisazione. Una volta per tutte.
Recenti disposizioni regionali hanno stabilito che tutti i Volontari che hanno partecipato ai corsi base antecedentemente al 1° settembre 2014 dovranno frequentare tre ore integrative sul “modulo sicurezza”. Il modulo per la Sub Rimini Gian Neri Gruppo di Protezione Civile è previsto per la mattinata del 21 marzo 2015, sabato, alle ore 9.00, in via Ungheria n. 1 – Rimini.
Senza questo aggiornamento i Volontari non potranno risultare operativi. In alternativa, per chi ha problemi di lavoro o di turni si sono programmate altre due date, una il 12/03/2015 e l’altra il 16/03/2015, alle ore 20:00 stessa sede. Si pregano tutti i Volontari del GIS Sub Rimini Gian Neri Gruppo di Protezione Civile di rispondere al più presto alla comunicazione inviata tramite mailing list.
Michele Stabellini