Osservo il mare calmo e penso alla grande fortuna di chi questo fine settimana e scappato a Portofino; chissà quante belle immersioni. Incuriosito di come sta andando scrivo chiedendo come va e quale pesce ha colpito di più la sete di conoscenza. Come primo nome compare il Dentice, che invidia, ricordo ancora gli esemplari maestosi incontrati alla secca dell’Isuela. La foto dell’articolo è stata scattata proprio in quella immersione.
Il dentice è un pesce che appartiene alla famiglia degli Sparidae; nome scientifico DENTEX DENTEX.
Può raggiungere ragguardevoli dimensioni, anche 16 e più chilogrammi. Parente stretto del sarago, dell’orata, del fragolino, ma anche della più umile boga.
Basta guardarlo per percepire dal suo sguardo, apparentemente accigliato, e dalla conformazione della bocca l’indole di predatore potente. I denti acuminati, molto simili a dei canini, sono stati concepiti da madre natura per catturare in corsa prede in movimento.
Il dentice è un pesce demersale, ovvero che trascorre la maggior parte del suo tempo in prossimità del fondo, perché è lì che prevalentemente preda e si nutre. Ma non disdegna scorribande in quota, quando ha l’opportunità di predare alici e sardine messe già sotto pressione da altri predoni, o catturare sprovveduti pesci in evidente difficoltà, che avvista più in alto. Le zone frequentate sono decisamente quelle in prossimità degli scogli e delle variazioni batimetriche rocciose.
Ha caratteristiche fisiche simili all’orata. Per non confonderle occorre sapere che il Dentice ha una bocca più grande e una fronte più dritta che conferisce al pesce l’espressione imbronciata tipica del dentice. La bocca, che dà al dentice questo nome, è grande e i denti come dicevo sono a forma di canini.
Durante il periodo della giovinezza, il pesce presenta delle pinne nere e una colorazione bruno-azzurra. Arrivato all’età adulta, il dentice perde il colore marrone per arrivare al colore grigio-azzurro con punti blu e neri (questi ultimi, svaniscono nel momento in cui l’animale muore). Ha un accrescimento lento e un pesce che supera i dieci kg è prossimo ad avere una trentina d’anni.
Come tutti i predatori è un solitario, ma fa eccezione durante la stagione degli accoppiamenti, quando maschi e femmine si ammassano in punti specifici per le usuali danze nuziali. Per quanto riguarda l’alimentazione possiamo asserire che il dentice è proprio uno dai gusti semplici e, se vivesse in terra, potrebbe essere definito onnivoro. Diciamo che per l’indole, l’aspetto e le reazioni dopo la cattura, più volte ci è viene di paragonarlo ad un cinghiale e l’esempio è quanto mai calzante. La sua dieta è fatta di piccoli pesci e piccoli crostacei, piuttosto che di calamari e seppie come molti pensano. Si nutre anche di animali morti che intercetta sul fondo.
Autore Testo e Foto: Filippo Ioni