Magnosella (Scyllarus arctus )

Vi è mai capitato durante le vostre immersioni alle piramidi di incontrare uno strano crostaceo. Molto mimetizzato, ma che se disturbato guizza via di scatto con un susseguirsi di contrazioni del corpo. Durante le immersioni di corso notturna ne abbiamo incontrati deversi uno addirittura in acqua libera, probabilmente attirato dai nostri fari.

La ‘Magnosella’ è un crostaceo di medie dimensioni dal corpo tozzo e robusto, parente dell’aragosta, ma a differenza di questa manca delle lunghe ed eleganti antenne, mostrandone invece due molto corte e piatte. Queste appendici vengono usate negli scontri tra individui per capovolgere l’avversario, infilandole sotto il suo corpo per poi utilizzarle come leva. Sembra anche che queste antenne possano venir utilizzate per staccare dalle rocce i molluschi di cui è particolarmente ghiotta. La Magnosella viene anche chiamata ‘cicala di mare’ a causa del suono che produce una volta fuori dall’acqua e che ricorda proprio il frinire delle cicale (di terra). Questa specie viene spesso confusa con la ‘sorella’ più grande, la ‘Magnosa’ o ‘Cicala grande di mare’ (Scyllarides latus) da cui si distingue soprattutto per le dimensioni: la Magnosella raggiunge al massimo 16 cm di lunghezza, mentre la seconda può arrivare a 45 cm e addirittura a 2 kg di peso.

Sono entrambe specie rare e protette a livello internazionale, in quanto la pesca e il depauperamento dell’ambiente ne ha sensibilmente ridotto le popolazioni.

 

Autore Testo e Foto: Filippo Ioni