Sub Rimini Gian NeriSub Rimini Gian Neri

Presentazione corsi sub

Presentazione corsi giovedì 22 Ottobre 2015 alle ore 21.00 presso la nostra sede al Palazzetto dello Sport di Rimini (FLAMINIO)

Iscriviti alla Sub Rimini Gian Neri ed il corso di primo livello che ti abilita all’uso delle bombole, è GRATIS.

Non ci credi? Informati, inviaci una e-mail a [email protected], chiama il nostro numero 339 8863878, non perderti la presentazione dei nostri prossimi corsi e capirai la serietà e le finalità della nostra Associazione.

Diventando socio potrai un giorno anche tu contribuire direttamente alla salvaguardia del nostro mare ed alla divulgazione delle tecniche subacquee.

Affrettati: Questa opzione é strettamente limitata ai primi trenta iscritti.

Corso immersioni profonde (PPr)

Da quest’anno c’è una grande novità nei corsi FIPSAS e riguarda sopratutto i brevettati di II° grado (Advanced Open Water Diver); è stata introdotta la specialità di Immersione Profonda (PPr) che permette di immergersi fino alla profondità massima prevista per i brevetti sportivi, 42 metri.

Finalmente anche tu potrai immergerti fino a raggiungere i fondali dei nostri mari per scoprire e fotografare gli organismi che vivono dove le acque sono più fredde e la luce è più fioca.

Non perdere l’occasione e partecipa alla presentazione dei corsi ARA 2015, giovedì 22 ottobre, alle 21.00, c/o il palazzetto dello Sport Flaminio, ci sono tanti nuovi corsi e tante nuove specialità…. vieni a scegliere quello che fa per te.

Due nuovi istruttori alla Gian Neri

Domenica 27 settembre 2015 si è conclusa positivamente la sessione d’esami Istruttori Subacquei Federali M1 per i nostri ragazzi Silvia Gemo e Luca Lazzaretti.

I nostri ragazzi avevano già superato positivamente il 5 settembre scorso la sessione in bacino delimitato presso il CEFIS FIPSAS di Ferrara, mentre sono stati impegnati da giovedì 24 settembre a domenica 27 settembre nelle impegnative acque marine dell’Isola del Giglio e nelle sessioni di teoria.

Non avevamo dubbi sulla preparazione dei nostri nuovi e giovanissimi istruttori, ma non nascondiamo neppure il loro impegno, le loro tensioni e la dura preparazione che si perpetua da mesi, nonché la tenacia che occorre per affrontare questi esami, sempre piuttosto impegnativi e difficoltosi.

Tutta la società e lo staff didattico si congratula con Silvia e Luca; ora li aspettiamo attivi nei nuovi corsi in programma a partire dai primi di novembre. Una risorsa in più per la Sub Rimini Gian Neri, che insegna da oltre quarant’anni le tecniche  d’immersione con autorespiratore ed in apnea.

Bravi!

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Miss mese di Ottobre 2015

 Estate finita e per scacciare via la tristezza autunnale scegliamo tra il mazzo delle nostre bellissime un pezzo da novanta per simpatia, allegria e bellezza….. Chi c’è dietro a quella maschera???? notate il sorrisone????

ma si che l’avete riconosciuta, è la nostra Panty ….. in arte Veronica Pantani …..

Ritratta in assetto perfetto a Portofino quest’estate.

Scorfano Nero sul Paguro

Lo scorfano è considerato un pesce piuttosto “brutto”, a causa della testa massiccia, delle appendici carnose e delle spine che ne ricoprono il corpo.

Lo scorfano nero è una specie di abitudini spiccatamente bentoniche, è una specie costiera che predilige un fondale non troppo profondo.  Scorpaena porcus, conosciuto comunemente come Scorfano nero, è un pesce marino appartenente alla famiglia Scorpaenidae.

Ha un corpo tozzo e un profilo dorsale convesso, vive appoggiato sul fondo, cercando di mimetizzarsi tra le alghe e le rocce; la livrea mimetica è formata in tutti gli Scorpenidi da numerose frange cutanee, presenti soprattutto sul capo, che li rende completamente invisibili.
Lo scorfano nero, rispetto ad altre specie di scorpene, ha filamenti e appendici cutanee non molto sviluppate. La testa è massiccia ornata di creste e spine, gli occhi sono grandi, subito dietro si notano due spine e una appendice cutanea. La colorazione può variare dal nero al bruno, con bande trasversali più chiare e più scure; spesso si nota una macchia nera a metà della pinna dorsale.
Può raggiungere la lunghezza di 24 cm, ma è comune da 10 a 15. È un vorace predatore notturno, che si nutre di granchi, pesci, invertebrati bentonici, che cattura mimetizzandosi sul fondo. Si riproduce da maggio ad agosto e raggiunge la maturità sessuale a tre anni di età.

Incontrare uno scorfano, sott’acqua, non è difficile vista la sua indole tranquilla, ma riuscirlo a vedere si. Occorre avere un occhio abituato a selezionare forme e colori del fondo, per individuare uno dei principali campioni nell’arte del mimetismo.

di Filippo Ioni

Articolo 2015_09_28_corriere

Un anno con i Cavallucci Marini

L’estate è agli sgoccioli, settembre ci sta’ regalando delle belle giornate, ma periodicamente il mare si agita e non sempre i ragazzi della Gian Neri riescono a fare tutte le immersioni programmate e si inizia a pensare all’inverno che arriva. Chi ad organizza viaggi ai tropici chi a programma i prossimi corsi di subacquea, quest’anno sarà il 42 esimo anno di attività didattica. Una realtà storica la Sub Rimini Gian Neri che è sempre riuscita a rinnovarsi.

Immancabili i bilanci di fine stagione, tante immersioni e molti ragazzi anche giovani si sono appassionati non lasciandosi sfuggire nessuna occasione, ma il nostro ambiente marino?

Un anno strano, freddo fino a giugno poi caldo da record, acqua a oltre i ventotto e sul fondale una costante penuria di pesce. Non c’è stata la solita invasione di seppie, alle scogliere poche mazzole, ma in compenso avvistamenti ripetuti di cavallucci marini.

I primi avvistati già a febbraio, ma poi tra luglio e settembre in quasi tutte le immersioni il simpatico pescetto si faceva trovare. Un’eperienza unica specialmente per i ragazzi alle loro prime esperienze; io ho impiegato quindici anni prima di vedere un cavalluccio a Rimini e questo lo faccio sempre notare, un po’ per orgoglio nel mostrare che l’Adriatico è vivo e migliora di anno in anno, un po’ perché comunque anche se talvolta torbido è sempre ricco di sorprese.

I cavallucci marini si trovano in tutte le acque del mondo tranne quelle glaciali, prevalentemente in prossimità delle coste dove trovano rifugio e sostegni dove potersi ancorare durante i movimenti con la lunga coda prensile. Ne esistono almeno 45 specie di cui due Hippocampus hippocampus e Hippocampus guttulatus abitanti in mediterraneo.

Pochi sono stati gli avvistamenti del guttulatus, ma molti del più comune da noi Hippocampus hippocampus. Un pesce d’acqua salata appartenente alla famiglia Syngnathidae: corpo di forma caratteristica, coperto da placche ossee in forma di anelli. Capo ad angolo retto rispetto al corpo; muso tubiforme, 3,5-4 volte più lungo che alto. Coda prensile, senza pinna caudale. Colorazione bruna od olivastra, spesso con macchie scure e numerosi punti bianchi. Lunghezza sino a 12 (16) cm.

Alla fine quindi, per i Ragazzi della Gian Neri, l’icona dell’Estete 2015 è sicuramente il Cavalluccio Marino

Di Filippo Ioni

Articolo 2015_09_22_la_voce

E’ finita la stagione 2015

E con la notturna di martedì concludiamo la stagione delle immersioni 2015.

L’Autunno e l’inverno sono troppo instabili per pensare di programmare delle immersioni, ma non per questo smetteremo di andare in acqua.

E’ stata una stagione difficile, iniziata tardi per le forti pioggie di giugno e poi una visibilità spesso non ottimale, malgrado tutto però in tantissimi siete saliti sul Cernione ed assieme abbiamo passato delle belle mattinate e delle belle notturne.

Essere responsabili delle uscite e certo un compito gravoso, ma ripagato dall’entusiaso che tutti voi avete sempre dimostrato.

Io ringrazio di cuore lo Zio Franco, compagno inseparabile, e tutto lo Staff che mi ha seguito. Grazie a Cima e a tutti i ragazzi che hanno contribuito alla sistemazione dei mezzi nautici.

Ci rivediamo nel 2016

Come dicevo però io e lo zio non ci fermiamo, il fascino delle immersioni invernali è impagabile, ma visto che le condizioni diventano molto variabili e la decisione di andare spesso viene presa con pochissimo preavviso chiedo agli interessati di contattarmi per formare un gruppo su whatsApp.

Filippo Ioni

Week end a Ponza

Lo scorso fine settimana, un gruppone di soci ha deciso di abbandonare temporaneamente il nostro mare per conquistare i fondali bellissimi dell’isola di Ponza.
E’ stata un’occasione bellissima di mare, subacquea e romagnola gogliardia.
I partecipanti ringraziano Marcello Foglia che si è confermato un ottimo TourLeader.

Aragosta La regina dei crostacei

L’aragosta è il crostaceo senza dubbio più famoso ed apprezzato dal punto di vista alimentare.

Come tutti i crostacei ha il corpo rivestito da una spessa corazza che costituisce l’esoscheletro, la crescita deve avvenire perciò per mute successive con le quali l’animale si libera della vecchia corazza e ne costruisce una nuova più grande. Durante tutta la sua vita non smette mai di crescere ed è un animale piuttosto longevo: può infatti vivere anche fino a 70 anni e raggiungere dimensioni attorno ai 50 cm ed un peso di 8 kg.

Il corpo è provvisto di tredici paia di appendici cinque delle quali vengono usate per camminare, un paio è costituito da lunghe antenne, possiede una coda, il telson, a forma di ventaglio, gli occhi sono situati in cima a peduncoli mobili, non si osservano chele, il corpo e cosparso di spine e tubercoli, la colorazione è rosso violacea con macchie più chiare.

In Mediterraneo è prevalente la specie “Palinurus elepha” e l’adiratico non fa eccezione, però mentre è molto presente in Croazia e nell’Adriatico meridionale, sulle coste Romagnole è cosiderata rara per il fatto che a diferenza dell’astice gradice un fondale molto più roccioso. Di qui la meraviglia e felicità dei Ragazzi della Sub Rimini Gian Neri quando quest’estate hanno documentato la presenza di una famiglia molto numerosa sul relitto della piattaforma Paguro.

 

Non confondiamola con l’Astice

Nonostante una superficiale somiglianza, si tratta di due crostacei molto diversi, imparentati solo alla lontana, e classificati, è vero, nello stesso ordine dei Decapodi, ma in due famiglie differenti. L’astice negli Astacidei e l’aragosta nei Palinuri. Ciò significa che sono parenti più o meno quanto lo sono cane e gatto, per cui è del tutto da sfatare la credenza, tuttora piuttosto diffusa, che si tratti del maschio e della femmina della stessa specie.
Inoltre il termine “astice” designa una specie ben precisa e cioè Homarus gammarus, mentre il termine “aragosta” si può indistintamente riferire a tutti i Decapodi Palinuri.
Le differenze sono molteplici e notevoli; le più evidenti sono la presenza di chele (presenti sulle prime tre paia di arti negli Astici ed enormemente sviluppate nel primo paio, assenti invece in tutti gli arti nelle Aragoste) e la forma delle antenne (munite di un lungo peduncolo biarticolato nei Palinuri, non peduncolate negli Astacidei).
Di Filippo Ioni

L’articolo  2015_09_21_corriere

Baron Gautsch 2015

Anche quest’anno un gruppetto di soci si sono organizzati per una trasferta in Croazia.

Destinazione Rovjgno, socopo esplorazione del mitico relitto del Il Baron Gautsch. Nave passeggeri della marina austriaca, costruita per conto dei Lloyd austriaci, e affondata da una mina davanti a Rovigno, a 7 miglia dall’arcipelago di Brioni in Croazia, il 13 agosto del 1914. La nave prende il nome dall’uomo politico e più volte Primo Ministro austriaco, barone Paul Gautsch von Frankenthurn.

E mentre noi siamo rimasti a secco per mare mosso qui a Rimini,  i meno pigri si sono divertiti in Croazia e a Ponza, bravi ragazzi.

In attesa delle foto di quelli che hanno scelto Ponza come destinazione un grazie a Maurizio, per la foto.

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