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- 16.04.2020
EME Coronavirus 2020
<<Stavamo trascorrendo un tranquillo inverno, senza particolari eventi impegnativi, a parte il terribile mese di novembre 2019 funestato dall’alluvione in Emilia. Stavamo effettuando qualche assistenza, qualche evento di addestramento, organizzando le prossime attività didattiche e predisponendo l’accurata manutenzione di mezzi ed attrezzature.. Tutto nella norma..>>
Ed eccola, la tempesta perfetta, l’imponderabile, ciò che non avremmo mai sognato, neppure nel peggior incubo: La Pandemia Covid-19..
La chiusura di tutte le attività, l’impossibilità di frequentare una sede, di svolgere riunioni, di incontrarci, ci hanno relegato ad una sorta di vita parallela, confinati nell’isolamento e nella diffidenza delle pochissime occasioni d’incontrare un essere umano.
Ovviamente l’emergenza sanitaria aveva (ed ha tutt’ora) ben altre priorità, protagonisti i medici, i paramedici, gli operatori sanitari ai quali va tutto il nostro affetto e stima. Pian piano, però, il forte impatto sociale ed assistenziale che caratterizza l’emergenza e che caratterizzerà la prossima “fase 2”, non ha escluso l’intervento del Volontariato di Protezione Civile. Per fortuna anche noi abbiamo potuto contribuire, o almeno non siamo stati con le mani in mano.
La prima cosa svolta – però – è stata quella di valutare i rischi.
E’ importante riconoscere ed accettare che non siamo preparati a questo genere di emergenze, né questa la avremmo mai immaginata. Il rischio di contagio è tutt’ora elevatissimo; un solo Volontario contagiato renderebbe – per esempio – la struttura del nostro Coordinamento di Rimini, assolutamente inagibile, impotente anche per un solo forte temporale..
Abbiamo ideato delle regole, preteso il massimo della sicurezza, abbiamo atteso adeguati DPI e valutato attentamente ogni situazione.
Qualcuno, da fuori, avrà intuito una presunta inerzia, una certa incapacità di reazione. Non è proprio così. E’ stata esclusivamente una scelta di responsabilità.
I primi nostri interventi, tutti nell’ambito della sussidiarietà al nostro Coordinamento Provinciale, risalgono ai primi di marzo, con il montaggio di strutture pneumatiche dedicate a triage o punti di smistamento sanitario. Altri colleghi Volontari lavoravano già, soprattutto nelle aree più periferiche del territorio, in supporto alle comunità per consegne di beni di prima necessità e medicinali.
Il più grande lavoro è stato svolto invece nelle ultime due settimane: Una cospicua fornitura di mascherine chirurgiche (si parla di 3.000.000 unità) è stata distribuita dalla Regione Emilia Romagna ai vari comuni. Proporzionalmente al numero di residenti, la città di Rimini ne ha ricevute 67.000 circa.
Il Comune di Rimini, rappresentato dall’Assessore all’Ambiente e Protezione Civile Anna Montini (veramente efficiente, impegnata e preparata), ha giustamente contattato il Coordinamento per le attività di distribuzione, intuendo da subito la mole di lavoro che ci aspettava, ma anche la grande disponibilità di una fra le Organizzazioni di Volontariato più vaste d’Italia: Il Coordinamento delle Associazioni di Volontariato per la Protezione Civile di Rimini.
Le risorse sono impressionanti: Anche 80-90 Volontari ogni giorno, in un lavoro preciso, delicato e capillare. Altri altrettanti Volontari dai gruppi scout Agesci e dai simpatici ragazzi di “Team Bòta”. E Sub Rimini Gian Neri Protezione Civile ODV non è da meno, anche più di dieci presenze ogni giorno.
La voglia di fare è tanta ed il risultato è certo: 26175 mascherine consegnate gratuitamente “porta a porta” ad anziani e categorie protette; oltre 40.000 le consegne generalizzate presso punti di distribuzione in centri commerciali, supermercati, farmacie, allestimenti “drive through”, tante altre presso RSA o altre strutture sociali. Il tutto nel mantenimento delle distanze e nel rispetto delle precauzioni adottate, senza nulla al caso.
Sarà lunga.
Il nostro impegno non verrà meno, perché i disagi continueranno, ricominceremo a lavorare, saremo “distanziati” per molto tempo e ci sarà bisogno ancora del nostro buon sentimento. Siamo una goccia nell’oceano, ma insieme contribuiremo ad una grande ricostruzione ed anche ad una rivoluzione, che non abbiamo mai visto, ma vorremmo immaginarcela così: Con tante persone che si danno una mano.
Grazie ai ragazzi del “GIS” ed a tutti i Volontari della Protezione Civile. Ce la faremo!
Michele Stabellini