Protezione Civile Sub Rimini Gian NeriProtezione Civile Sub Rimini Gian Neri

Primo Corso Sub Rimini Gian Neri per le specializzazioni POPc1 e POPc2

La Sub Rimini Gian Neri Gruppo di Protezione Civile ODV, coadiuvata dalla Scuola d’Immersione Subacquea ASD Sub Rimini Gian Neri, ha fortemente voluto l’organizzazione e la partenza di due corsi specialistici abilitanti per: 

POpc1 Aiuto Operatore Subacqueo di Protezione Civile

POpc2 Operatore Sommozzatore di Protezione Civile

 

Si è infatti ritenuto che – data la disponibilità di un istruttore MOPc in Società – questa fosse l’occasione per perfezionare la professionalità dei nostri Volontari di Protezione Civile, viste anche – in tale ambito – le possibilità di impegnare Volontari in mansioni sempre più specialistiche senza trascurare la sicurezza, evitando ad ogni modo l’improvvisazione..

 

Questa formazione specifica vuole essere anche uno stimolo per la crescita del nostro gruppo, a tenere alta la pluridecennale caratteristica della Sub Rimini Gian Neri, nella capacità d’intervento in ambito di soccorso acquatico e subacqueo.

I due corsi, modulari, di circa 60 ore totali, prevedono diverse abilitazioni:

 

 

 

 

Abilitazioni POpc1

Inserimento in un nucleo sommozzatori di PC come assistente in tutti gli scenari operativi (Ricerca e soccorso subacqueo e di superficie in ambito acquatico)

 

Abilitazioni POpc2

Inserimento nei nuclei sommozzatori di protezione civile FIPSAS;

Svolgere operazioni di protezione civile in immersione, in curva di sicurezza, ad una profondità max di 40 m;

Operare, previa autorizzazione (ed attivazione) delle autorità competenti, in tutti gli scenari (Ricerca e soccorso subacqueo e di superficie in ambito acquatico) in forma associativa, in stretta collaborazione con gli organi ministeriali individuati dalla normativa in vigore.

 

Nonostante l’importante numero di adesioni, anche i requisiti di accesso ai rispettivi corsi si sono resi abbastanza stringenti, anche in osservanza della Circolare Normativa della FIPSAS – Federazione Italiana Pesca Sportiva ed Attività Subacquee (già organismo riconosciuto dal Dipartimento Nazionale di Protezione Civile per il rilascio dei brevetti e l’operatività del personale Volontario qualificato). Per il POPc1 occorre un brevetto di base P2 (secondo grado), mentre per il POPc2, occorre un brevetto di specializzazione PPr (Immersione profonda in aria a -42 m) oltre ad altre specializzazioni in ordine al primo soccorso subacqueo e non, più un notevole livello esperienziale (n. minimo di immersioni svolte alla data di iscrizione al corso).

 

I corsi, iniziati contestualmente e consecutivamente a partire dai primi giorni di ottobre 2022, si sono svolti dapprima in aula presso il Coordinamento di Rimini e parallelamente in ambiente. Abbiamo svolto pratiche di assicurazione ed assicurazione in ambiente impervio e fluviale in occasione della serie di addestramenti svolti a Fanano (MO), con il nostro Coordinamento delle Associazioni di Volontariato per la Protezione Civile, per passare alle tecniche di vogata ed utilizzo di battelli pneumatici da soccorso impiegati in caso di alluvione, nei laghetti di Poggio Torriana (RN). Qui abbiamo approfondito anche le tecniche di ricerca subacquea in assenza di visibilità, oltre che alle tecniche di nuoto subacqueo in ambiente ostruito, utilizzando un tunnel artificiale. Nel mese di Novembre 2022 abbiamo vissuto l’esperienza delle immersioni di ambientamento e quelle profonde nel Lago di Garda, in un Week End dedicato, nel quale si è svolto anche un seminario teorico. 

Continue situazioni di maltempo hanno fatto slittare le prove in mare, finalizzate all’uso dei palloni di sollevamento Idrodyn, mentre si sta regolarmente svolgendo un corso di utilizzo della muta stagna, per raggiungere alcuni requisiti previsti. 

 

Prevediamo di terminare le lezioni previste e gli eventuali recuperi entro la primavera 2023, sperando di poter emettere le abilitazioni per tutti gli otto candidati iscritti non oltre l’inizio della stagione estiva.

Terremoto Abruzzo 2009 – 12° Anniversario

Oggi ricorre il dodicesimo anniversario della tremenda sequenza di scosse sismiche che devastò la Regione Abruzzo ed in particolar maniera la Città dell’Aquila e relativa provincia. Purtroppo perirono 309 persone e gran parte della popolazione fu sfollata. Tutt’ora si possono ancora vedere i segni di quel sisma: Paesi interi abbandonati, fabbricati lesionati e mai più ristrutturati, attività chiuse per sempre.

 

Noi ricordiamo quel periodo di dodici anni fa con grande dolore, ma anche con grande orgoglio, convinti di aver dato tanto a quella gente ed anche a noi stessi, seppur con un minimo contributo.. Diversi nostri Soci si recarono a più riprese, sia nel campo di accoglienza di Piazza d’Armi in L’Aquila, sia nel più modesto campo di Villa S. Angelo, interamente gestito per sei lunghi mesi dal Coordinamento di Rimini.

Non fu un’esperienza facile per i Volontari, alcuni di noi si recarono già sul posto nei primi giorni dell’emergenza, quando ancora si cercavano le persone sotto alle macerie e risultava prioritario costruire un grande piazzale per allestire le tende della Protezione Civile. I nostri turni duravano una settimana e riguardavano le più svariate mansioni, alcuni si occupavano della cucina, a fornire centinaia di pasti agli sfollati ed ai soccorritori, altri si occupavano della logistica, della manutenzione e della continua trasformazione dei campi, per cercare di dare il massimo confort a quelle povere famiglie.

<<Ricordo uno dei primi turni che feci a Villa Sant’Angelo>> racconta Michele <<Il mio ruolo fu di operatore nel container della segreteria d’emergenza, tuttavia sfruttai spesso le mie competenze lavorative, disegnando e progettando opere e modifiche per il campo da sottoporre al funzionario regionale, a soddisfare tutte le esigenze.. Fui talmente impegnato che per una settimana intera mai vidi il paese devastato a meno di 200 metri da noi; lavoravo incessantemente dalle 7 alle 21..>>, ed ancora <<le ferite ed i lutti subiti erano ancora freschi e la gente veniva continuamente in segreteria a cercare ogni piccolo conforto.. E’ stata dura, psicologicamente, assecondare queste persone>>..

Esperienze che segnano, molto dure. Ed anche esperienze che ci fanno crescere, se pensiamo di aver passato almeno sei mesi in tanti turni, dalla posa e costruzione dei primi campi di accoglienza, alle prime edificazioni delle casette in legno, dove finalmente la popolazione poté passare il rigido successivo inverno.

Le ferite del terremoto dell’Abruzzo sono ancora evidenti. Sono trascorsi dodici anni, sono avvenute in seguito tante altre emergenze (e pure due importanti altri terremoti), però quelle persone si ricordano ancora di noi [i subacquei che pelano le patate] ed ogni tanto vengono a trovarci a Rimini..

EME Coronavirus 2020

<<Stavamo trascorrendo un tranquillo inverno, senza particolari eventi impegnativi, a parte il terribile mese di novembre 2019 funestato dall’alluvione in Emilia. Stavamo effettuando qualche assistenza, qualche evento di addestramento, organizzando le prossime attività didattiche e predisponendo l’accurata manutenzione di mezzi ed attrezzature.. Tutto nella norma..>>

Ed eccola, la tempesta perfetta, l’imponderabile, ciò che non avremmo mai sognato, neppure nel peggior incubo: La Pandemia Covid-19..

La chiusura di tutte le attività, l’impossibilità di frequentare una sede, di svolgere riunioni, di incontrarci, ci hanno relegato ad una sorta di vita parallela, confinati nell’isolamento e nella diffidenza delle pochissime occasioni d’incontrare un essere umano.

Ovviamente l’emergenza sanitaria aveva (ed ha tutt’ora) ben altre priorità, protagonisti i medici, i paramedici, gli operatori sanitari ai quali va tutto il nostro affetto e stima. Pian piano, però, il forte impatto sociale ed assistenziale che caratterizza l’emergenza e che caratterizzerà la prossima “fase 2”, non ha escluso l’intervento del Volontariato di Protezione Civile. Per fortuna anche noi abbiamo potuto contribuire, o almeno non siamo stati con le mani in mano.

La prima cosa svolta – però – è stata quella di valutare i rischi.

E’ importante riconoscere ed accettare che non siamo preparati a questo genere di emergenze, né questa la avremmo mai immaginata. Il rischio di contagio è tutt’ora elevatissimo; un solo Volontario contagiato renderebbe – per esempio – la struttura del nostro Coordinamento di Rimini, assolutamente inagibile, impotente anche per un solo forte temporale..

Abbiamo ideato delle regole, preteso il massimo della sicurezza, abbiamo atteso adeguati DPI e valutato attentamente ogni situazione.

Qualcuno, da fuori, avrà intuito una presunta inerzia, una certa incapacità di reazione. Non è proprio così. E’ stata esclusivamente una scelta di responsabilità.

I primi nostri interventi, tutti nell’ambito della sussidiarietà al nostro Coordinamento Provinciale, risalgono ai primi di marzo, con il montaggio di strutture pneumatiche dedicate a triage o punti di smistamento sanitario. Altri colleghi Volontari lavoravano già, soprattutto nelle aree più periferiche del territorio, in supporto alle comunità per consegne di beni di prima necessità e medicinali.

Il più grande lavoro è stato svolto invece nelle ultime due settimane: Una cospicua fornitura di mascherine chirurgiche (si parla di 3.000.000 unità) è stata distribuita dalla Regione Emilia Romagna ai vari comuni. Proporzionalmente al numero di residenti, la città di Rimini ne ha ricevute 67.000 circa.

Il Comune di Rimini, rappresentato dall’Assessore all’Ambiente e Protezione Civile Anna Montini (veramente efficiente, impegnata e preparata), ha giustamente contattato il Coordinamento per le attività di distribuzione, intuendo da subito la mole di lavoro che ci aspettava, ma anche la grande disponibilità di una fra le Organizzazioni di Volontariato più vaste d’Italia: Il Coordinamento delle Associazioni di Volontariato per la Protezione Civile di Rimini.

Le risorse sono impressionanti: Anche 80-90 Volontari ogni giorno, in un lavoro preciso, delicato e capillare. Altri altrettanti Volontari dai gruppi scout Agesci e dai simpatici ragazzi di “Team Bòta”. E Sub Rimini Gian Neri Protezione Civile ODV non è da meno, anche più di dieci presenze ogni giorno.

La voglia di fare è tanta ed il risultato è certo: 26175 mascherine consegnate gratuitamente “porta a porta” ad anziani e categorie protette; oltre 40.000 le consegne generalizzate presso punti di distribuzione in centri commerciali, supermercati, farmacie, allestimenti “drive through”, tante altre presso RSA o altre strutture sociali. Il tutto nel mantenimento delle distanze e nel rispetto delle precauzioni adottate, senza nulla al caso.

Sarà lunga.

Il nostro impegno non verrà meno, perché i disagi continueranno, ricominceremo a lavorare, saremo “distanziati” per molto tempo e ci sarà bisogno ancora del nostro buon sentimento. Siamo una goccia nell’oceano, ma insieme contribuiremo ad una grande ricostruzione ed anche ad una rivoluzione, che non abbiamo mai visto, ma vorremmo immaginarcela così: Con tante persone che si danno una mano.

Grazie ai ragazzi del “GIS” ed a tutti i Volontari della Protezione Civile. Ce la faremo!

Michele Stabellini

Esplode conduttura: Vigili del Fuoco e Volontari lavorano per tutta la notte

3 febbraio 2018

Sono poco meno delle due di notte quando il Referente Emergenze del Coordinamento per la Protezione Civile allerta la nostra squadra “GIS – Rischio Idraulico Idrogeologico”, montata solo da due ore al turno settimanale di competenza.

Strano, l’ondata di maltempo annunciata è solo all’inizio.. ma il motivo è un altro: Sembra esplosa una grossa conduttura fognaria e probabilmente si dovrà intervenire per il conseguente allagamento.. Pochi minuti per un leggero sonno e presto la pre allerta diventa emergenza: Occorre intervenire al più presto poiché centinaia di metri cubi d’acqua stanno invadendo già le strade limitrofe alla zona dell’Arco di Augusto. Di nuovo qualche telefonata e nel giro di mezz’ora, sotto la pioggia battente, siamo già tutti alla sede del Coordinamento di Protezione Civile, in Via Ungheria a Rimini. Approntiamo e controlliamo la grossa idrovora da 6.000 litri/min, agganciandola al fuoristrada per portarci al più presto in zona, dove i Vigili del Fuoco ci aspettano.

Arrivati sul posto i cinque Volontari Giannerini si incontrano con i colleghi dell’Associazione Valmarecchia, con i quali collaboreranno per diverse ore. Da qui in poi seguiranno lunghe procedure e valutazioni per capire dove convogliare l’enorme quantità d’acqua che tracima da una vasca di accumulo, interventi che concordiamo coordinati dalla squadra dei Vigili del Fuoco.

Presto comprendiamo che si è rotta una grossa condotta premente, che porta i reflui di Marina Centro, dal Piazzale J.F. Kennedy sino al Depuratore di Santa Giustina. La pressione dell’acqua è altissima e le strade circostanti sono divenute veri e propri torrenti. Qualche ora di attesa per l’intervento tecnico di Hera che riuscirà dopo un lungo e rischioso intervento a serrare una paratia ed isolare quindi la portata, poi inneschiamo l’idrovora ed attendiamo l’evacuazione di almeno 400.000 litri d’acqua .

Ci vorranno tutta la notte e la mattina successiva. L’intervento si chiuderà  alle 14:30 con l’avvicendamento di due squadre per complessivi nove Volontari.

#EmergeRimini2017 un successo targato anche “Gian Neri”

EmergeRimini 2017: Istituzioni e Volontari uniti in una grande manifestazione/esercitazione di protezione civile.

Oltre 400 volontari, più di 30 associazioni, 50 esercitazioni effettuate a terra, in mare e in cielo: Sono questi solo alcuni significativi numeri che hanno caratterizzato l’edizione 2017 della manifestazione/evento “EmergeRimini2017“. Si sono presentati veramente tutti  alla manifestazione di Largo R. Boscovich sul porto di Rimini. Hanno partecipato all’evento Enti ed Uffici rappresentativi delle realtà istituzionali territoriali come il Comune di Rimini, l’Agenzia Regionale Prevenzione Ambiente Energia e l’Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile; Uffici e Comandi di diretta emanazione dello Stato come l’Esercito Italiano, l’Aeronautica Militare, la Polizia di Stato, l’arma dei Carabinieri, la Guardia di Finanza, i Vigili del Fuoco e la Capitaneria di Porto; Associazioni di profilo internazionale come la Croce Rossa Italiana, nazionale come il SAER Soccorso Alpino e Speleologico o impegnate in promozione sociale in ambiti territoriali come “Io non tremo” ed ovviamente tantissimi Volontari del Coordinamento delle Associazioni di Volontariato per la Protezione Civile di Rimini, fra cui i numerosissimi e motivatissimi ragazzi del GIS – Sub Rimini Gian Neri.
Il CAVPC medesimo, con la spinta ed il coordinamento della Prefettura – assieme a tutte le Istituzioni – hanno organizzato questo importante evento con finalità di sensibilizzazione della popolazione riguardo ai temi sulla prevenzione e comportamenti da adottare in caso di emergenza. Altre peculiarità si sono perfezionate nel connubio e nella sinergia fra i Volontari medesimi e le varie forze istituzionali, che hanno operato fianco a fianco in diversi addestramenti ed esercitazioni.
Con la  collaborazione dell’Ufficio Scolastico Provinciale sono stati circa 150 i bambini di 4^ e 5^ elementare che hanno potuto partecipare ad un percorso guidato fra mezzi, attrezzature, procedure e giochi nei più svariati campi (unità cinofile, nautici e sommozzatori, operatori sanitari, antincendio, gruppi rischio idraulico ed idrogeologico, soccorso alpino), provando anche l’esperienza di una escursione didattica sui nostri gommoni. Anche ragazzi più adulti dell’Istituto Marco Polo di Rimini hanno svolto un certo lavoro didattico in un’area dedicata. In ogni caso, non solo le scolaresche individuate hanno visitato EmergeRimini2017, ma anche tantissime famiglie, che hanno potuto divertirsi con i Volontari e con la mascotte Civilino arrivata quest’anno dal Friuli Venezia Giulia.
Gli adulti hanno potuto visitare invece diversi stand delle Istituzioni, una mostra permanente sul Volontariato ed il Sistema di Protezione Civile, nonché partecipare alla vasta gamma di addestramenti ed esercitazioni svolte. Non è mancato nemmeno un punto di ristoro – con le golose specialità dello street food romagnolo!

Durante la serata di sabato una conferenza ha coinvolto (anche in senso emotivo) Volontari e pubblico, con la partecipazione del Sindaco Luca Maria Giuseppetti del Comune di Caldarola (MC), una cittadina nella quale diversi nostri Volontari hanno prestato soccorso durante l’Emergenza Sisma 2016. Hanno partecipato anche l’Assessore della Protezione Civile al Comune di Rimini Anna Montini, il funzionario dell’Agenzia Regionale Antonio Pesaresi ed il nostro amatissimo Presidente Luciano Bagli, moderati dal giornalista  Franco Pasargiklian – direttore della Rivista Protezione Civile Italiana.

Al termine della conferenza i nostri ragazzi del GIS hanno preparato un allegro e singolare apericena con il sottofondo musicale della band “Ivy Grunge” e la potente voce di Sara Singer Arcangeli.

Particolarmente impegnate le squadre del GIS nelle dimostrazioni ed esercitazioni nautiche e subacquee. I nostri ragazzi si sono veramente impegnati con serietà e professionalità in alcune delle più spettacolari esercitazioni dell’evento, che hanno coinvolto i colleghi delle altre Associazioni, la Capitaneria di Porto di Rimini ed il Comando dei Vigili del Fuoco.

Grazie a tutti i Volontari del GIS ed a tutti coloro che ci hanno voluto vedere e salutare ad #EmergeRimini2017 !

Corso di aggiornamento per operatori nautici e sommozzatori di protezione civile

A partire dal 20 aprile 2017 inizierà per tutti gli operatori dei gruppi nautici e sommozzatori appartenenti al Coordinamento delle Associazioni di Volontariato
per la Protezione Civile di Rimini
, un corso di aggiornamento che riguarderà principalmente il settore nautico e sommozzatori nelle sue più svariate peculiarità d’intervento. Il Corso si terrà principalmente presso il CUP di Via Ungheria 1 – Rimini (sede Coordinamento).

Questo insieme di moduli permetterà a tutti di raffinare ed aggiornare le procedure d’intervento specifiche e di formare nuovi volontari nelle attività che svolgiamo in mare durante la stagione estiva e non.

Il corso è aperto a tutte le Associazioni aderenti ed anche a tutti i Volontari GIS, con qualsiasi ruolo

Il corso è strutturato per aggiornare i Volontari già specializzati (piloti, capisquadra, soccorritori di superficie, sommozzatori etc.), adatto anche ai nuovi o più recenti Volontari iscritti, nonché al personale che riveste ruoli più generici. Riguarderà tutti gli ambiti di intervento e consterà di 25 ore di teoria oltre a due esercitazioni specifiche.

Al termine verrà rilasciato un attestato al raggiungimento dell’80% di presenze sul monte ore.

Per iscrizioni, rispondete all’e-mail inviatavi, entro e non oltre il 05 aprile 2017.